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1609-06-08.A Castrino

Molto illustre signor colendissimo
Le lettere di quello spazzo hanno patito un incontro cattivo che, essendo legate con spago per li rispetti di peste li plichi loro sono stati disfatti, né quelli che hanno havuto cura di ciò sono stati avvertiti a religare li plichi; di onde è nato ch'io ho ricevuto le lettere tutte semplici senza le cose allegate: di muodo che non ho ricevuto li duoi discorsi intorno li giesuiti che Vostra Signoria mi scrive nella lettera essere allegati. Monsignor *Asselineau, le lettere del quale hanno patito l'istesso naufragio, m'ha comunicato l'accidente della Flesche2 che mi par degno et certamente bisogna per tutto aspettar simil successi; che maraviglia è se li giesuiti in quella città, dominando 500 gentil'huomini sotto la loro disciplina, pensino anco che le sij debito il dominio delli cittadini et magistrati del loco ! Mi sarà molto grato sapere il fine della controversia. S'intende che in Praga sijno in gravissimo pericolo et che li principali di loro ritirati fuori del collegio stijno nascosti; io non vorrei che crescesse in questi tempi il numero de martiri et però lodo il loro consiglio che si contentano solo della dispositione interna, fugendo li esterni pericoli.
È gran disgratia che il signor cardinale di Perron3 sij soggetto a due indispositioni così gravi; haverà perso il mondo molte buone opere principiate da lui et specialmente quelle della Chiesa che già tanti anni incominciò. L'aria di Roma (massime quella degl'anni) è assai pestifera a quelli più che non si regolano nei cibi et nelli esercitij.
Se la disgratia del padre *Cotone continuerà (di che dubito sapendo quanto sijno gran maestri in arti) sarà principio di metter in chiaro cose assai. Certamente lo stato di que' padri è tale che in breve è neccessario ne segua over una salita al sommo over un precipitio. Ma nel sinodo nationale interverranno essi ? Mi pare impossibile che ne permettino la celebratione se non sarà guidato da loro; mi par vederli tutti in facende a regolar la Chiesa di Francia. Se però io non ho preso equivocatione, da buon giesuita, per la lettera di Vostra Signoria che assolutamente mi dice esser inditto per li 25 il sinodo nationale a Mexans4, et che ella vogli intendere della religione riformata, et io habbia inteso della romana, ma sij di qual si voglia, quando Vostra Signoria haverà relatione, ricevrò in gratia che me ne facia parte.
Le preparationi de Turchi non sono al certo costì potenti come la fama porta di lontano (delle maritime, parlo) non sono però da sprezzare et li Spagnoli, con buone raggioni, ne temono per le riviere di Puglia, Calabria et Sicilia. In Spagna et Barbaria non anderanno, li bastarà aggiutar le cose de que' luochi con la diversione. Le cose del re di Fessa5 sono in stato deplorato: quando un soprano è ridotto a necessità di abandonar a fatto lo Stato et ricorrere alla misericordia del vicino, è brutto per lui. Se ritornerà con arme spagnoli, non haverà favorevoli li suoi parteggiani stessi, per l'odio che è tra le nationi. Io tengo per stabilito quello di Maroco senza che li Spagnoli vogliono regolar le cose loro, prima che entrar in nuova spesa.
La regolatione delli duelli6 sì come è necessaria così sarà molto difficile da praticare, quando si vogli porgervi altro rimedio che il proprio et naturale. Una natione bellicosa non si può contenere dalle guerre o civili o private, se non occupandola in una guerra esterna. Qui noi habbiamo in un anno più querelle che in Francia in 10, non si viene però alle armi tanto in 10 anni, quanto costì in uno. Confesso che non siamo bellicosi come li Francesi, ma ci è anco per parte di causa l'haver manco ocio.
Le nozze del principe di Condé celebrate senza l'assistenza degl'altri darrebbono che pensare, se il re non havesse tre figli7 ; ma l'esempio di Henrico II è recente.
Come monsignor Bongarcio8 sarà costì, Vostra Signoria haverà buona relatione dello stato di Germania et de' Sviceri, la supplicarò di parteciparne qualche cosa.
La protesta di Carlo V9 non è stimabile per la spesa per il che Vostra Signoria debbia offerrir rimborsamento. Con ogni prontezza (lo dico senza ceremonie) spenderei ogni cosa per lei. La rarità fa che non sij facile a truovare, io però spero che l'haverò, che così mi vien promesso, et riceverò favor d'haver servito Vostra Signoria et monsignor *Gillot, al quale son devotissimo. Ho veduto la racolta intitolata Traictés des Droicts la quale credo esser de monsignor Gillot, ha dentro de ottime pezze. Mi è piaciuto sommamente vedere in particolare la settima che è sopra li monotorij di Gregorio XIV, del che già molto ne desiderava instruttione minuta, come quella è. Io aspettava di truovarci dentro la copia formale del decreto degl'ecclesiastici con la bolla, ma per mia cattiva fortuna, non vi è. Lo vidi in que' tempi insieme con li aresti di Tours et d'altri parlamenti: li aresti mi sono rimasti et quel decreto mi è uscito (non so come) di mano.
Io non ho potuto haver risposta da Ferrara. Speculando la causa di ciò, vengo in parere che quel gentil'huomo creda ch'io habbia le corna per non esser in gratia del papa et perciò non voglia che le sue lettere passino per mano mie, acciò non contrahino qualche cattiva qualità per il contato, dal che aboriscono li medici assai; se questa non è la causa non ne so inventar altra. Ma se piacerà a Vostra Signoria a mandarne altra, io la farò capitar per via che non saprà venga da me, et così vederemo il vero.
Si sono poi truovati li due fogli10 : mi son stupito molto della temerità di quel padre Gontier et della leggierezza delle cose portate da lui, ma più dal creder suo di poter persuader il mondo che una persona muti religione solo perchè un verbo sij presente et non preterito. Se questo non fosse nella propria sua lettera, crederei che li fosse attribuiti. Sono questi huomini una razza che sprezzano tutti et però ci reputano obligati a credere ogni impertinenza che ci proporranno.

 

[la lettre finit ainsi brutalement dans tous les manuscrits à notre disposition]

 

 

1. La BnF conserve une copie de cette lettre : ms Italien 2061, f. 20r-24r. De même, la Bibliothèque Apostolique Vaticane conserve un exemplaire, Fondo Borghese, II, t. 48, f. 222.
2. Voir lettre [1608-11-02 à Castrino].
3. Voir Notices biographiques : Jacques *Davy du Perron.
4. Il s'agit du synode national de la religion réformée à Saint-Maixent.
5. Il s'agit du roi de Fez, au Maroc. Voir lettre précédente [1609-05-12 à Castrino].
6. Référence à l'édit royal qui sera publié le 27 juin 1609, interdisant le duel.
7. Le 17 mai 1609 à Chantilly, sont célébrées les noces de Henri II *Bourbon, prince de Condé, avec la très jeune fille du connétable, Charlotte de Montmorency. Ce mariage voile la passion ardente du roi pour ce jeune tendron.
8. Voir Notices biographiques : Jacques *Bongars.
9. Jacques *Gillot ayant manifesté le désir d'obtenir un exemplaire de ces Epistolæ duæ, altera Clementis VII papæ ad Karolum V impertorem … altera Karoli V … Clementi respondentis … anno Domini 1527, mense martio, Coloniæ, P. Quentell, 1527. Elles lui ont été envoyées par Sarpi avec la lettre du 7 juillet 1609.
10. Jean *Gontery (1562-1616) SJ, Copie d'une lettre escritte au roy par le R.P. Gonthery … sur la conversion d'une dame de la RPR [Madame de Mazencourt] à la foy catholique ; en ceste lettre se voit la véritable relation d'une conférence qu'a eu ledit R. Père avec le sieur Du Moulin, ministre de Charenton, Paris, C. Chappelet, 1609. Jean Gontery et Pierre *Du Moulin (1568-1658), Véritable narré de la conférence entre les sieurs Du Moulin et Gontier, secondé par madame la baronne de Salignac, le samedy unziesme d'avril 1609 avec la Response du sieur Du Moulin aux lettres du sieur Gontier au Roy sur le sujet de ceste conférence, en laquelle response sont XVII demandes audit Gontier, [s.l.], [s.n.], 1609.

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non signée

Signature
  • non chiffrée

Lieu
  • Venise

Source
  • BnF, Dupuy 111, f. 20r-v1

Editions précédentes
  • M. Busnelli, 1931, II, lettre XV, p. 38-41,

  • M. Busnelli, 1986, lettre X, p. 91-96.