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1610-03-16.A Castrino

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Molto illustre signor colendissimo
Non potei havere per lo spazzo passato le semenze di cauli fiori, come io desideravo, hora le mando insieme con l'instruttione dell'adoperarle. Le mando insieme due sorte di semenze di Chioza, una che chiamano meloni et l'altra che ciamano poponi. Per farli nascer presto conviene mettere della buona terra in un canestro di vinchi, alto mezzo palmo, et in quello piantarle mettendole in qualche stuffa o luoco assai caldo, fin che sono nate. Et poi, con la terra attaccata, piantarle dove si vuole che crescano. Amano li luochi di molto sole et li terreni piutosto arenosi che forti.
[Ho ricevuto per questo spaccio quelle di Vostra Signoria delli 22 di febraro, con l'appendice delli 23, e per seguire l'ordine suo, le dirò che già qui si è saputo la risposta fatta dal pontefice a monsignor de Brèves, intorno la prohibitione dell'arresto4, la quale è tutta affatto negativa e si starà aspettando quello si farà costì. Io non credo che la causa sij di così poco momento che debba passare solo nelli primi movimenti. Qua non hanno ancora ricercato li Romani che quella prohibitione sia ricevuta; anzi li libri compresi da quella sono venduti publicamente ed in particolare quello di Tou5 si vede sopra molte librarie nelli frontispicij]6.
Le dirò di nuovo che è stato eletto per ambasciator costà, per dar cambio all'illustrissimo *Foscarini, il cavaglier Giustiniano7, che fu ambasciatore in Inghilterra. Suggetto molto degno, qual tengo anco che sarà di molta sodisfattione.
Delle cose del mondo, che altrove sono in tanto movimento, noi non participiamo alcuna mutatione. Non furono mai le cose d'Italia più quiete di quello che al presente, né noi siamo stati in maggior speranza di longa pace di quel ch'adesso.
Io credo veramente che l'oratione di monsignor di Boissise8 sij degna d'esser veduta, credendo anco insieme che le cose detta da lui, et non scritte, sijno le migliori perché è necessario tener segrete le più forti ragioni.
L'ambasciator nuovo per costì è huomo di molta capacità, prudente et savio, ma papista, et non per ignorantia ma per elettione, onde merita tanto per esser guardato. Fra Paulo ha con lui corrispondenza publica ma, in secreto, confidenza nessuna. Egli procurerà di haver conversatione con luterani, con *Casaubona et con il signor *C[astrino], quali faranno bene haver prattica sua, ma con cautione. Questo Vostra Signoria aviserà monsignor dell'Isle.
Del duca di Savoia9, facendo guerra, sij certo di buona corrispondenza et intelligenza, ma senza guerra, sicuramente vi mancherà. Et questo Vostra Signoria tenga per sicuro et certo, che viene di chi ne ha interna et intiera cognitione. Non stima tutti li denari del mondo, vuol paese.
Quanto al papa, quello che scrive Vostra Signoria haver dato disgusto al re è verissimo, et habbia per certo che è sempre di Spagna. La Republica un anno starà senza partito et poi assisterà a chi tratterà fare un duca in Milano. Queste cose habbia per secrete.
[Lo scrivermi senza nome e lo scriver mio nel modo che faccio non portano pericolo e lo facciamo massime mentre l'ambasciator sarà costì. Dopo pensaremo alla continuatione. Quello che mi ha scritto per questo spaccio è tutto pieno di giuditio e veramente l'attioni del re indicano male. Il che piacerà a Dio di ritornare in bene ed a sua gloria. ]10
Di Vinetia, il 16 marzo 1610

 

La instruttione intorno li cauli fiori, de' quali le mando copiosamente semenza, sta in questo che bisogna piantarli verso mezzo giorno, in costiera di sole, et l'inverno avvertire di coprirle con qualche graticio pendente, acciò non gli dij sopra né neve, né brina. Si potranno seminare per tutto il mese di aprile et queste semenze saranno buone per l'anno seguente, et così successivamente quelle d'un anno per l'altro; ma non per troppi anni perché degenerano et bisogna tornare in Cipro per haverne.

 

 

1. Le nom et la signature du copiste, Jacques *Dupuy, apparaissent sur la page de titre du manuscrit.
2. La BnF conserve une autre copie [Italien 1440, p. 642-645] : De la bibliothèque de Mr le P. Bouhier, B44, MDCCXXI. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 151r-154r.
3. La copie ne comprend pas l'adresse.
4. Le 14 novembre 1609, une liste d'ouvrages est inscrite à l'Index ; parmi ceux-ci figure l'arrêt du Parlement de Paris, défendu par Louis Servin, contre Jean Châtel : Procédure faicte contre Jean Chastel escholier estudiant au collège des Iesuites, pour le parricide par luy attenté sur la personne du roy très-chrstien Henry IIII roy de France & de Navarre. Avec l'Histoire prodigieuse du detestable parricide, attenté contre ledict sieur roy, par Pierre Barriere à la suscitation desdicts iesuites, A Paris, chez Jamet Mettayer, 1595. Dans la France gallicane, cette interdiction a été comprise comme une libéralisation du régicide.
5. Voir Notices bibliographiques : ▪Historia sui temporis de Jacques-Auguste de Thou.
6. Passage absent des deux copies françaises.
7. Voir Notices biographiques : Giorgio *Giustiniani.
8. Voir Notices biographiques : Jean *Thumery, sieur de Boissise.
9. Voir Notices historiques : affaires du duc de •Savoie.
10. Passage absent des deux copies françaises.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur
  • Jacques Dupuy1

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • non signée

Lieu
  • Venise

Source
  • BnF, Dupuy 766, f. 42r-v2.

Editions précédentes
  • G. Leti, 1673, lettre CXX, p. 596-597,

  • G. Fontanini, 1803, lettre CXX, p. 470-471,

  • F-L. Polidori, 1863, II, lettre CXXIX, p. 36-37,

  • M. Busnelli, 1931, II, lettre XXXIII, p. 79-80,

  • P. Savio, 1939, lettre X, p. 619-622.