1599-07-26.A Lollino
Illustrissimo et reverendissimo monsignor padrone mio colendissimo
Hoggi ho visitato monsignore di Valenza5 , et ritrovatolo tanto memore di Vostra Signoria illustrissima et reverendissima che quantunque io havessi dissegnato doppo le prime parole di complemento fare in primo luogo le raccomandationi sue, egli nondimeno mi ha prevenuto col dimandarmi dello stato suo et commemorare la dolcissima conversatione, che quando era in Venetia tenne con lei, et comandarmi che nella prima lettera le basciassi la mano. Questo signore si ritruova inchiodato d'un piede in maniera che in modo alcuno non può servirsene, si ché li conviene essere immobile, con dissegno di pruovare se la medicina delli fanghi fosse per portarli qualche giovamento, poi trasferirsi a Venetia per viver quivi, quando non possi muovendosi, almeno portato. La necessità che ha di star fermo, lo fa studiare perpetuamente. Ho ricevuto molto gusto dalla sua visita, credo che parimente Vostra Signoria illustrissima et reverendissima haverà grato intendere di lui et mi darà occasione di havere qualche raggionamento suo.
Il padre Fulgentio6 che si ritruova qui per passare a Fiorenza persevera nell'intentione di rivedere cotesti monti et far riverenza a Vostra Signoria illustrissima.
Del padre mio Giovanni Antonio non credo faccia bisogno dubitare, ma quando saremo al Natale io farò un rinfrescamento.
Son per trattenermi in Padova qualche giorno et aspetto lettere di lei, alla quale con ogni humiltà bascio la mano.
Padova il 26 luglio 1599
Di Vostra Signoria illustrissima et reverendissima
Divotissimo servitore
f. Paolo di Venetia