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1603-02-01.A Lollino

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Illustrissimo et reverendissimo monsignor padrone mio colendissimo

Venendo costà il padre baccelliere Domenico da Udine, a cui Vostra Signoria illustrissima ha fatto grazia dell'audientia de Agort4, ho voluto accompagnarlo con questa mia per non tralasciar occasione alcuna che mi si presenti di farle riverenza.
Qui siamo più nel verno che mai, et sepolti nella nebbia, onde le visite librarie dormono. Io mi trattengo a leggere Plutarco di Jacques Amiot5 che mi pare più bello di Plutarco stesso et mi dolgo che non sii tradotto talmente da un Italiano, siamo in un gran mancamento senza quel libro. L'altro giorno feci un poco di comparazione con l'italiano del Gandino6 et col latino che abbiamo, così lontani da questo come la notte dal giorno. Si vede bene che il tradurre non è solo di chi sappia ambe due le lingue ma di chi sii trasformato nell'ingegno dell'autore.
Mi viene detto per certo che alla fiera prossima7 avremo l'Eusebio di Scaligero8, purché una cosa fattasi tanto desiderata riesca all'espettazione.
Io resto pregando Dio Nostro Signore per la prosperità di Vostra Signoria illustrissima et reverendissima, alla quale con riverenza bascio le mani.
Vinetia il 1 febraro 1603
Di Vostra Signoria illustrissima et reverendissima

Affettuosissimo servitore
f. Paulo di Vinetia


1. Dans Inscrizioni veneziane, pour son introduction aux lettres de Lollin, p. 507, E.A. Cicogna écrit : Avendone io stesso dagli originali potuto copiare sei, per gentile permesso dei possessori, le fo qui di pubblico diritto; avvertendo che quand'io l'ho trascritte erano, la prima presso il nobil sig. Roner (i.e. Carlo Isidoro de Roner d'Ehrenwerth) vice-delegato di Padova; la seconda appo il sig. Bartolommeo Gamba; la terza nella Marciana; la quarta appo il conte Marcantonio Corniani (i.e. Corniani degli Algarotti, 1768-1845); la quinta e la sesta nella Marciana.
2. En 1863, F-L. Polidori déclare cette lettre inédite, ignorant qu'elle avait déjà été publiée par Cicogna, en 1834 mais il ne donne aucune information relative à ses sources.
3. Les éditions citées ne comprennent pas l'adresse.
4. Il s'agit de la ville de Agordo, dans la province de Belluno.
5. Plutarque (46-120), Les Vies des hommes illustres, grecs et romains, comparées l'une avec l'autre, translatées de grec en françois par Jacques Amyot, Paris, M. de Vascosan, 1559. Dédié au roi Henri II.
6. Marcantonio Gandino a traduit deux ouvrages de Plutarque, Ammaestramenti matrimoniali, Venezia, Ziletti, 1586 et les Opuscoli morali, Venezia, Prati, 1590.
7. Allusion à la foire du livre de Francfort.
8. En fait, Paolo Sarpi a dû attendre jusqu'en 1606 pour que paraisse, traduit par Joseph-Juste *Scaliger, l'ouvrage d'Eusèbe de Césarée : Thesaurus temporum. Eusebii Pamphili,... Chronicorum canonum omnimodae historiae libri duo, interprete Hieronymo, ex fide vetustissimorum codicum castigati. Item auctores omnes derelicta ab Eusebio et Hieronymo continuantes. Ejusdem Eusebii utriusque partis chronicorum canonum reliquiae graecae quae colligi potuerunt, antehac non editae. Opera ac studio Josephi Justi Scaligeri,... Ejusdem Josephi Scaligeri notae et castigationes in latinam Hieronymi interpretationem, et graeca Eusebii. Ejusdem Josephi Scaligeri Isagogicorum chronologiae canonum libri tres, ad Eusebii chronica et doctrinam de temporibus admodum necessarii, Lugduni Batavorum, T. Basson, sumptibus Commelinorum, 1606.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur
  • Gamba

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • fra Paulo di Venetia

Lieu
  • de Venise.

Source
  • BABs ms. Epistolario Gamba I.E.2, f. 91.

Editions précédentes
  • E. A. Cicogna, 1834, III, lettre IV, p. 5101,

  • F-L. Polidori, 1863, I, lettre VI, p. 11-122.