1609-04-25.A Foscarini
[Il manque un début à cette lettre]
Nel resto, si compatisca alla natura et ordinario affetto dell'amico, poiché Spagnuoli non dovranno lasciare cosa intentata per distruggere questa fabrica, la quale cominciandosi con sì buono e sodo fondamento del matrimonio, Vostra Signoria creda et assicuri che bisogna, sopra la fede mia, che ne seguano quelle conseguenze di corrispondenza che si potranno e sapranno desiderare e, di gratia, legarmelo con questo nodo che riuscirà indissolubile. Et me lo creda un'altra volta perché non parlo vanamente e le prometto che, se fossi così libero come sono obligato, che senza essser ricercato vorrei far questo viaggio, breve et anco longo, né mi partirei senza frutto, perché le raggioni che addurei sarebbono sì chiare et aperte che apparirebbono, come in un specchio, all'uno et all'altro risplendentissime, né vi sarebbe chi sapesse rispondere che da questa unione non siano per seguire infiniti beni al servitio et sicurezza comune, né viverò né morirò mai contento sin che non veda effetuato questo negozio, sapendo che il danno e pregiuditio grave che apportarà ad ogni cattivo pensiero de' Spagnuoli. E se da Vostra Signoria mi sarà scritto et racordato in che io possa facilitare questa impresa, non tralasciarò fattica, né spesa, né alcuna diligenza, et offerisca questo particolare affetto e divotione a chi può e ha auttorità di comandarmi, che l'esseguirò senza rispetto et altra consideratione.
25 aprile [1609]