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1609-06-10.A Foscarini

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Il Mocenigo4 in Roma è benissimo visto, è carezzato così dal papa come da cardinali et ha ottenuto da sua santità che, ogni volta che questi signori diano il possesso dell'abadia5 al signor cardinale6, che ella si contenta di dare poi il titolo d'essa abadia a chi vorrà il senato. Ci sono alcuni di noialtri qui che dubitano che sua santità, havendo quello che la desidera, non manchi poi; e mi pare che questo sia stato riferito al papa, il quale rispose che egli non mancarà di sua parola e che questi signori, havendo i beni nello Stato della republica, sapranno come governarsi, quando li fosse mancato7. Si dice ancho che, avanti che si dia il possesso dell'abadia al signor cardinale, faranno questi signori sapere il tutto a tutti i prencipi del mondo acciò, mancando il papa di parola, possino questi signori fare quello che li tornarà più commodo.
E' passato a miglior vita l'illustrissimo signor Marcantonio …8, la cui morte è stata sentita da tutti gli huomini da bene perché era da questi giudicato huomo giusto e da bene, e di simili persone la patria ne ha grandissimo bisogno, essendovene pochissimi.
Questa città è diventata il bosco da baccano. Il Padoano è in due parti: la nobiltà dall'una e il popolo dall'altra. Il Vicentino è al simile; Cividal de Friuli ha parimente due parti: una fuori della città, l'altra dentro, intanto che conviene stare con le porte della città chiuse e tenervi soldati, con pochissima reputazione della Republica; e l'obedientia è persa in tutto lo Stato e spetialmente a Venetia. Il signor Iddio ci conservi.
10 giugno 1609

 
 
1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Giovanni Mocenigo vient d'arriver comme nouvel ambassadeur vénitien à Rome.
5. Voir Notices historiques : abbaye de la •Vangadizza.
6. Voir Notices biographiques : Scipione *Borghese.
7. En août 1609, la question de la nomination d'un abbé pour l'abbaye est résolue : le bénéficiaire est Matteo *Priuli, avec réserve d'une pension de 5 000 ducats pour le cardinal-neveu, Scipione *Borghese.
8. La copie comporte une lacune.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur Chiffrement
  • partiellement chiffrée

Signature
  • non signée

Lieu
  • Venise

Source
  • ASVat, Fondo Borghese II, 48, f. 225r-v.

Editions précédentes
  • P. Savio, 1937, lettre XVIII, p. 277-278.