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1609-09-12.A Hotman J

Molto illustre signor colendissimo

Lo stato della christianità è un corpo così ripieno di cattivi humori che quantunque habbia le parti estreme assai forti per contenerli si ché non concorrrino a far qualche apostema1, al presente, non potrà però longamente durare in questa apparenza di sanità, anzi è da temere che quanto più differisse a prorompere in qualche cattivo effetto, tanto debbia produrlo peggiore. Delle cose di Clèves2, l'opinione comune qui tiene che in fine si termineranno con qualche divisione, et li più sotili d'ingegno credono che il male non habbia mostrato ancora tutte le sue forze, fondandosi che li giesuiti et il papa non si sono per ancora dimostrati in questo affare, qual non è verisimile voglino lasciar terminare senza trarne qualche frutto in servitio della santa matre Chiesa. Ma Vostra Signoria quanto più favorisce causa giusta tanto maggiori difficoltà incontrarà in questo tempo quando tutti li pregiuditij servono al'ingiustitia. S'intese le armi che il re christianissimo preparava potenti et con celerità, raffredate poi, ché mostrò evidente segno della prudenza de' principi di Germania.
Io non potrò corrispondere alla gratia fattami da Vostra Signoria col darmi conto delle cose di costì, non havendo da dirli d'Italia, se non pace et quiete et dissegni di maggior tranquillità, ma rienerò ben sempre gratia singolare che ella si degni continuar meco cotesta comunicatione, per lettere, massime quando si degnerà insieme honorarmi con li suoi comandamenti.
Monsignor de Couvrelles3 è per partir di qua la settimana ch'entrarà per fare il suo viaggio verso Heidelberg, in che goderà stagione del tempo molto felice. L'ho conosciuto gentilhuomo molto compito et mi sento molto obligato a Vostra Signoria che me l'ha fatto conoscere.
Di nuovo è comparso a Roma un Persiano ambasciator di quel re al papa4 ; dicono per esortarlo a far la guerra a Turchi, promettendo dal suo canto gran cose. Si crede che il suo negotiato haverà poca buona sortita per le occupationi che il pontefice ha in altre cose, tra quali la principale è sostentar la casa Borghese con qualche aggiuto de danari de quali ne ha bisogno così grande che non permette di lasciarne implicar alcuna parte in altro.
Io resto pregando Dio per la felicità di Vostra Signoria alla quale bascio la mano.
Di Venetia il 12 settembre 1609

 

In Constantinopoli un schiavo per vindicarsi del suo patrone ha posto fuoco nella casa et l'incendio è proceduto da quella alle vicine et più inanzi, si ché è restato abbrusciato per tre miglia di spacio in quella città et gionto sino al seraglio del Signore, del quale ha a,co tocato una parte ma piccola. Il danno si stima di perdita di 3 milioni d'oro.

 

 

1. Apostema : apostume, abcès extérieur qui suppure, tumeur.
2. Voir Notices historiques : la crise de *Juliers-Clèves.
3. Jean Casimir D'Ocoy (1580-1662), baron de Couverelles et seigneur de Saint-Trojan, près de Cognac, est un gentilhomme calviniste de Saintonge. En 1616, il épouse Jeanne de La Rochefoucault. Il est député à l'assemblée protestante de Loudun (25 septembre 1619) déplacée à La Rochelle (25 décembre 1620) d'où, en 1622, il est envoyé en Angleterre et en Ecosse avec Benjamin Basnage (1580-1652) pour collecter des subsides pour les huguenots. Il est mêlé aux troubles de religion qui agitent la Saintonge et l'Angoumois en 1643-44 et, malgré ses soixante-et-onze ans, il participe au siège de Cognac (1651) contre le prince de *Condé. Correspondant de Hugo Grotius.
4. Il s'agit de Robert Shirley (1561-1628), un aventurier anglais; voir les lettres [1609-10-13 à Priuli et à Castrino] où Sarpi développe cette information.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur
Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • non signée

Lieu
  • Venise

Source
  • BnF, Dupuy 663, f. 183v-184r.

Editions précédentes
  • Inédit