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1609-12-04.A Priuli

All'illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo
Il signor ambasciatore veneto appresso la maestà cesarea
Praga

Illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo

Se cotesto regno è sterile di nove, né l'Italia è fertile in questo tempo dove ogn'uno sta volto verso Turino aspettando la risolutione di questa altezza, laquale ogni giorno si fa più incerta, pareva che la trattatione fosse a fatto tralasciata, hora è ripigliata et si negotia più che mai et Dio vogli che la levata, quale li Spagnoli dissegnano, de Sviceri et Todeschi sotto pretesto dell'occasione de nuovi, non sij per gelosia di questo trattato, quale io entro in pensiero che farà di quelle cose di Plutone, che semper fuit et nunquam sunt.
Io non mi son maravigliato niente che un confessionista habbi preso per compare l'ambasciator spagnolo et per comare una calvinista poiché il re d'Inghilterra narra nel suo libro che sua madre (che si sa questa fosse catholicissima) pigliò per comare al batesimo di lui la regina Elisabetta la qual, secondo il costume di quell'isola, li mandò da Londra il battistorio con che dovette esser batezato. L'opinione così de' calvinisti come de' confessionisti è che il battesmo nostro et loro sij tutt'uno et però non è maraviglia che facino batezzar li loro figli dalli nostri preti. Più mi maraviglio quando mandano li figli alla disciplina de' giesuiti, come intendo che molti fanno così, et mi da segno che tenghino poco conto della religione, in fatti l'uso continuo può mutar anco la natura. L'esser necessitati a praticar insieme de varie religioni necessariamente porta verso allo sprezzo di tutte, overo a non tener conto della differenza.
Alle nozze di Stutgart2, non hanno fatto l'ufficio perché sono stati tra loro solamente. Anzi, nelle comparse quasi tutte le invenzioni sono state cose religiose. Il marchese di Baden3 ha menato sopra un carro la religione che haveva per serve tutte le virtù. Adesso si tratta di ridursi in Halla, doveranno mò trattar li negotij perché di bevere ne hanno partecipato assai bene4, vi sarà a quella dieta un straordinario del re di Francia, oltre *Bongars, che ritorna per risedere. In Juliers5 più tosto le cose prosperano per Leopoldo6 poiché parte delli luochi si dichiarano neutrali, partendosi della devotione delli principi.
Di Roma non vi è se non aspettativa della corte che sijno creati cardinali, fra quali alcuni tengono il vescovo di Padova7. Egli tiene ben se stesso, il che fa anco li patriarchi di Vinetia et di Aquilegia, cosa poco credibile di qualsivoglia di loro8. Heri sera fu preso di mandare in ambasciatore per corrisponder alli Stati di Holanda: il signor cavallier dei Priuli è in dimanda et con speranza di ottenere. Se riuscirà come credo, haverei occasione di vedere molte novità ne' luoghi prossimi, più che in quelli Stati. Dio ci doni il suo favore. Io resto pregando Dio per la salute di Vostra Eccellenza alla quale bascio la mano.
Di Vinetia il 4 decembre 1609
Di Vostra Eccellenza illustrissima

Devotissimo servitore
f. Paolo di Vinetia

 

 

1. La bibliothèque nationale Marciana conserve une copie de cette lettre : ms. it. XI, 42 (=6961), f. 15r-16v ; de même la bibliothèque du musée Correr: ms 1135, n°771, f. 387.
2. Référence au mariage du duc Johann Friedrich de *Wurtemberg (1582-1628) avec Barbara Sophie de *Hohenzollern, à Stuttgart, le 5 novembre 1609.
3. Voir Notices biographiques : Georg Friedrich de *Baden-Durlach.
4. Cette critique maintes fois réitérée à l'encontre des princes allemands accusés d'être de gros buveurs.
5. Voir Notices historiques : la crise de •Juliers-Clèves.
6. Voir Notices biographiques : Leopold V de *Habsbourg.
7. De décembre 1594 à juin 1625, l'évêque de Padoue est Marco Corner.
8. En fait, le patriarche de Venise, Francesco *Vendramin, n'a été élevé à la pourpre cardinalice que lors du consistoire du 2 décembre 1615.

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • f. Paulo di Vinetia

Lieu
  • Venise

Source
  • BNM, ms. it. VII, 172 (=6507), n°91.

Editions précédentes
  • P. Sarpi, 1765, t. VI, lettre XI, p. 137,

  • F.-L. Polidori, 1863, I, lettre CVIII, p. 351-353,

  • B. Ulianich, 1961, lettre IX, p. 137-138.