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1610-05-10.A Castrino

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Quanto al commercio di lettere io non credo essere bene ch'ella si ocupi tanto aggiungendo alle fatiche che fa, anco nuove di scrivere a Turino, ma innanzi la partita del signor ambasciatore di costì, io fermerò bene il modo come la communicatione nostra debbi seguire senza che ella habbi qualche travaglio. Non credo che fosse molto importato se l'ambasciatore si fosse accorto della nostra corrispondenza di cifra, ma io ho sempre meglio che non sia succeduto e, per l'avvenire, in tal maniera la lettera che non incorrerà tal pericolo.

Per rispondere alla sua anco qui viene da tutti i canti che tra Francia e Germania collegati non sij intelligenza buona, ed io lo credo.
Per conto della guerra di Milano, io sino al presente ho creduto bene qualche cosa, adesso ho perso ogni speranza. Fu l'Adighiera4 a Susa con capitani, cinque riformati e dicenove papisti. Li particolari non ho saputo ma il duca invita la Republica -con parole- che senza lei non sarà niente. Il che se è, come è verisimile senza nessun dubbio, la Republica sarà neutrale. Vero che Spagna la ricerca di fare passare fanti di Germania per questo Stato e fu negato, il che spiacque a papisti e piacque all'ambasciator di Francia. Disse nel congresso l'Adighiera che quando l'occasione fosse nata, harebbe conversato come papista, eccetto messa, e n'ha dato ottimo saggio havendo con sé la morosa Maria propijssima di papisti.
Il papa ha mandato in Scotia danari 50 000 per il principato già acquistato e cento per acquistar altri. Spagna ha havuto a male che il marchese ha dato formento a Grisoni.
Per dirle qualche cosa di nuovo di quelle del mondo ed uscire da questi nostri affari domestici, il pontefice ha destinati doi nunzij5 : il vescovo di Chieti6 in Spagna e l'arcivescovo di Nazaret7 in Francia. Quello anderà con commodo, questo è stato spedito in diligenza, sì che all'arrivo di questa forse sarà costì. La causa della diligenza o vero per far tosto il negocio che si ha a trattare, overo acciò che di costì non sia impedito l'andare. Io mi ricordo che, essendo costì nuncio un altro archivescovo di Nazaret, di casa Mirti8, napolitano, fu fatta la lega santa9.
In Milano, pareva che si facesse qualche preparatione di guerra e vi fosse practica di condurre Svizzeri e Tedeschi, adesso è dato ordine di fermare il tutto, come sicuri che non debbia esser guerra per non haver confessionisti.
Habbiamo anco avviso che in Praga siano già tre elettori (Colonia, Magonza e Sassonia) ed un ministro di Treveri, dui arciduchi (Massimiliano e Ferdinando), dui langravij (d'Assia ed il duca di Bransvich)10. Se per il negotio di Cleves11, si tratterà malamente essendovi una particola; se per l'elettione de re di Romani, sarebbe far scisma. Sono proveduti questi signori germani in usar la regola medica di guarire i mali con dieta. Certo una gran montagna è gravida, vedremo che sorce partorirà perché delle gran preparationi di Francia già li Spagnoli rendono la causa, dicendo che il re vuol fare la coronatione della regina armato, acciò alcuno non pensasse d'opporsi, che veramente è una inventione molto sottile e degna della prudenza del loro ingegno.
Io ho veduto con molto piacere la copia della lettera di Villeroy12 che Vostra Signoria mi manda, dalla quale comprendo molti bei particolari. Le dirò oltre di questo, se bene saltando, e secondo le cose mi vengono a mente che il signor di Soly in Amsterdam ha detto a marchese che il re non lasciava la guerra se non se gli dia Condé et Clèves alli collegati e sia rifatto delle spese.
Io non so come mi scordasse di mettere nella cifra li numeri, li quali molte volte sono necessarii.
Di Padova 10 di maggio 1610

 

 

 

1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Voir Notices biographiques : François *Bonne, duc de Lesdiguières.
5. Voir lettre du même jour à Groslot.
6. Ulpiano Volpi (1559-1629), originaire de Côme, est archevêque de Chieti et évêque de Novara.
7. Domenico Rivarola (1575-1627) membre de la cour du cardinal-neveu Scipione *Borghese. Archevêque et cardinal. Il est envoyé comme légat extraordinaire auprès d'Henri IV, mais la mort du roi met une fin anticipée à sa mission. Légat en Romagne.
8. Fabio Mirti Frangipani (1514-1587) est né à Naples. Gouverneur de Pérouse (1556), il participe à la dernière phase du concile de Trente (1562), il est nommé nonce apostolique en France (extraordinaire en avril 1667 puis ordinaire dès août 1568) avec la mission d'obtenir du roi la répression des huguenots et de Gaspard de Coligny en particulier.
9. La Sainte-Ligue (25 mai 1571) a réuni les occidentaux contre les Turcs à la bataille de Lépante.
10. Depuis 1356 et jusqu'en 1692, pour l'élection de l'empereur, les trois princes-électeurs ecclésiastiques sont l'archevêque de Mayence (chancelier pour l'Allemagne), l'archevêque de Trèves (chancelier pour la France) et l'archevêque de Cologne (chancelier pour l'Italie). Les électeurs laïques sont le roi de Bohème, le comte palatin, le duc de Saxe et le margrave de Brandebourg.
11. Voir Notices historiques : la crise de Juliers-Clèves.
12. Voir Notices biographiques : Nicolas de *Neufville, marquis de Villeroy.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur Chiffrement
  • partiellement chiffrée

Signature
  • non signée

Lieu
  • Padoue

Source
  • ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 154r-157v.

Editions précédentes
  • P. Savio, 1940, lettre XIII, p. 15-24.