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1610-05-25.A Castrino

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Molto illustre signor colendissimo
Io debbo incominciar dalla lettera di Vostra Signoria delli 14 del precedente poiché quella per la grandezza del suggetto trahe a se ogni consideratione. Sabbatho, tre ore doppo mezo giorno, venne un straordinario da Turrino che portò l'aviso della infelice morte del re4 et, alla sera, arrivò lo spedito dal signor ambasciatore di costì che portò l'istesso aviso et la suddetta lettera di Vostra Signoria.
Io ho veduto in molte occasioni questa città mesta et afflitta ma (sij detto senza hiperbole) mai tanto quanto all'arrivo di questo aviso, così per esser troncata la speranza di molti beni che si aspettavano come per esser sottoentrato il timore de molti mali: con tutto ciò questo governo non ha perduto l'animo anzi, vedendo li pericoli imminenti, tanto più resta fortificato in se stesso et con speranza anco che nella Francia sarà la medesima constanza et si prenderà partito di regolar l'amministratione del regno sì che si conservarà nell'istesso stato sino alla maggior età del re. Io posso accertar Vostra Signoria che la Republica è preparata di fare ogni possibile per beneficio di Francia perché il tempo non vuole neutralità et il signor *Castrino tenga per resolutione ferma come necessario. Fra Paulo desidera saper se Soissons et Conti hanno figli et se i signori de Suilly et Soissons5 perseverano in non buona corrispondenza et se *Villeroi et il signor de Suilly saranno in controversia et se Bruselles patirà controversia o haverà impedimento; se vi è speranza che Inghilterra habbia protettione della religione et sopra tutte le cose, se giesuiti saranno in pericolo et se haveranno mano in morte del re et quelle altre cose che giudicherà esser necessario.
Io ho veduto dalla suddetta lettera di Vostra Signoria delli 14 una gran digiettione d'animo, né me ne maraveglio poiché sprovistamente un così gran colpo non poteva far minor effetto in qualunque animo constante, ma io credo ben che sino al presente ella haverà composto l'animo, così per esser superfluo il dolersi delle cose irremediabili, come anco considerando l'incertezza delli negotij humani, dove il più frequente le cose che paiono utili tornano in male et terminano in bene quelle che hanno apparenza di dannoso; ma sopra tutto perché ogni cosa viene dalla providenza di Dio, da quale non può venir se non bene o cosa indrizzata al bene. Mi son lasciato trasportar a questo discorso per consolar me stesso; passerò ad altre cose.
Noi siamo attenti a vedere che resolutione farrà Turrino, Roma senza dubio sarà più restretta con Spagna, cosa di gran travaglio et massime per la Religione.
Alla lettera di Vostra Signoria delli 5 maggio, la quale è piena di molto buoni avisi et considerationi, non occorre dir altro poiché tutte hanno ricevuto così grand'intoppo; dirò solamente intorno al libro dei concilij con le annotationi del signor Giustelo6 che io lo haverò con molto gusto et avidità perché è materia degna, dove ogni spirito si debbi implicare.
Il *Ciotti si ritrova ancora in Palermo. Io mandai la lettera di Vostra Signoria a Ferrara con ordine al portaletter che al retorno mi referisse quello che ne havesse fatto; quel anco mi ha referto di haverla data in mano allo speciale qual li promise di recapitarla.
Io vado credendo che si publicherà et stamperà il somario del processo, o almeno l'arresto contra li assassini del re; mi sarà molta gratia haverne copia[7]. Mi sta fisso nell'animo che Vostra Signoria mi scrisse esserci pronostico che il re doveva essere ucciso da un suo parente. Non ho altro che dirli se non che hieri la Republica risolvete di tutta se stessa al re nuovo et al regno et qui facendo fine, le bascio la mano. Venetia.
Di Padoa, il 25 maggio 1610
Di Vostra Signoria molto illustre

Affettuosissimo servitore
Pietro Morali 

 

 

1. Les éléments déchiffrés sont en gras.
2. La BnF conserve une copie de cette lettre : ms Italien 2061, f. 85r-87r.
3. Pli incomplet, donc l'adresse manque.
4. L'assassinat d'Henri IV a eu lieu le vendredi 14 mai 1610, peu avant quatre heures de l'après-midi, rue de la Ferronnerie.
5. Voir Notices biographiques : Charles de *Bourbon, comte de Soissons.
6. Christophe *Justel* (1580-1649), Codex canonum ecclesiæ universas a Justiniano imperatore confirmatus, … nunc primum restituit ex graæcis codicibus editis et mss. collegit et emendavit, latinum fecit et notis illustravit, Parisii, Beys, 1610.
7. Procès, examen, confessions et négations du méchant et exécrable parricide François Ravaillac sur la mort de Henry le Grand et ce qui l'a fait entreprendre le malheureux acte, Paris, G. Richier, 1611.

Type scripteur
  • Copie

Scripteur
  • Marco Fanzano

Chiffrement
  • partiellement chiffrée1

Signature
  • Pietro Morali

Lieu
  • Padoue

Source
  • BnF, Dupuy 111, f. 37r-v2.

Editions précédentes
  • M. Busnelli, 1931, II, lettre XXXVI, p. 84-86,

  • M. Busnelli, 1986, lettre XXV, p. 136-139.