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1615-01-17.A Contarini S

All’illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo.
Il signor ambasciator veneto appresso la Santità del sommo pontefice.
Roma1
Illustrissimo et eccellentissimo Signor colendissimo
Hoggi 15 giorni sono, io credeva che dovesse esser fatta l’ispedittione, che si fece poi hoggi 8. Pertanto non feci alcuna mentione di quei particolari nuovi, che ella haverà dippoi veduto. Le dirò di nuovo, che il processo è stato formato, et dilucidata la causa della morte di quel povereto2 ; non è però ancora mandato quà. Dio habbia lui in gloria, et perdoni a chi fa simil vendete.
Non ho sentito alcun piacere della morte di quell’altro misero Poma3 , perché, non temendo più di lui doppo che fu posto prigione, quanto al passato ho ringratiato Dio della protettione, posso dir miracolosa, che tenne della mia vita, et del rimanente riputato esser in obligo per quella, di non desiderar maggior cosa: sia sempre lodata la maestà sua.
Delle cose del mondo doppo che fu rotto il trattato di •Xanten par che tutte le cose tendino alle arme; li Stati di Olanda hanno approbato quell’accordo con promessa, che per quanto potranno giontamente con li due re, s’implicheranno a fare, che sortisca effetto, et ad impedire, che non li sia fatto cosa in contrario, ò in pregiudicio: queste sono le formali parole della loro deliberatione. Monsignor di *Refuge4 sciolto il convento andò a Brusselles per far instanza alli arciduchi, et allo *Spinola per mantenimento della parola. Partì di là il 21 decembre, non sapendosi la risposta, da lui havuta, ben dicendosi, che quei principi vorrebbono la pace et concordia, ma d’altrove viene il male: li Francesi si sono alquanto interessati, havendo risposto, che se Spagnoli non attendono la promessa, vi è occasione d’haver l’occhio alle attioni loro, come a gente, che cerchi turbe, et guerre; sono partiti dalla Haga il conte di Solms et il signor Bauunchausen5 , ambasciatori delli ellettori principi et Stati dell’unione di Germania, havendo data perfettione al trattato di legha tra loro, et quei Stati.
Haverà inteso la presa di Maro6 , terra maritima del duca di Savoia, la qual è considerabile in quanto non resta via al duca di andar di Piemonte a Nizza, se non passando la montagna, via molto longa et difficil[e], oltre resta privo d’un buon paese, dove sono sino 48 torre. Questi Anglesi dicono, che il loro re habbia assegnato 400 mila ducati l’anno al duca, aggiuto considerabile ad un principe, che sa far valere il soldo.
In Germania quei dell’unione faranno dieta fra 3 giorni7 : se fan conforme al solito il fine sarà bevere8 , ma non ne hanno bisogno, perché dall’altro canto la lega degl’ecclesiastici è molto ben preparata di armi sotto il duca di Baviera, et il conte di Valdemont9 . L’una parte et l’altra ambisce Sassonia, ma infine sarà con l’imperatore, sì perché sono più di 60 anni, che quella casa vi sta congionta, come anco perché, pretendendo in Giuliers10 , non può esser unito con Brandebourg.
Io trattengo forse con molestia Vostra Eccellenza in queste narrationi, però credendo, che costì non vi siano così certi avisi.
Il nostro signor *Treo ancora non è uscito di casa così longa è la sua convalescenza11 . Egli bascia la mano di Vostra Eccellenza, alla quale io facio humil riverenza, pregando Dio, che le doni prosperità.
Di Vinetia, el 17 genaro 1615
Di Vostra Eccellenza illustrissima

Devotissimo e obbligatissimo servitore
Fra Paulo di Venetia

  • 1Au dos du pli, Simone Contarini a noté : Del Frate, di 17 di genaro 1615. Avisi.
  • 2Il s’agit du procès de Cecchino Caporiaco, assassin de Giusto Carga, voir lettre précédente 1615-01-03 à Contarini. Voir ASV, Quarantia criminale, Processo 168, filza 122.
  • 3Rodolfo Poma est le principal homme de main dans l’attentat de Santa Fosca contre Sarpi. Dans une dépêche, Contarini a informé Sarpi de la mort de son assaillant, dans la prison de Civitavecchia, le 6 janvier 1615.
  • 4Voir Notices biographiques : Eustache de Refuge.
  • 5Les ambassadeurs palatins sont Johann Albert Solms (1563-1623), comte de Solms-Braunfels, et le chancelier Bürinkhausen.
  • 6Le village de Maro est le verrou qui ferme la vallée du torrent Imperio et l’accès à la mer pour le Piémont. Le 20 décembre 1614, il a été vainement défendu par les Piémontais, commandés par le gouverneur Leonardo Broglia, contre les Espagnols et les Génois du marquis Alvaro Bassano.
  • 7Diète de Nuremberg, voir lettre 1615-02-15 à Contarini.
  • 8Sarpi critique ici l’usage des princes allemands d’accompagner les diètes de longues et abondantes libations.
  • 9Voir Notices biographiques : François de Lorraine, comte de Vaudémont.
  • 10Voir Notices historiques : la crise de Juliers-Clèves.
  • 11Voir la lettre de Servilio Treo, consulteur in iure aux côtés de Paolo Sarpi, où il explique à Contarini que sa convalescence a été perturbée par sa volonté de trop bien servir la République : tenant absolument à se rendre au palais ducal, il a glissé et s’est démis le genou, BNM, ms It VII, 2097 (=6507), f. 110r-113v.
    Cette chute est déjà évoquée par Servilio Treo, lui-même, dans sa lettre 1612-09-24 à Sarpi: d’où le commentaire sur la durée de la convalescence.

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • Fra Paolo di Venetia

Lieu
  • Venise

Source
  • BNM, Ms. It. VII, 2097 (=6507), f. 32r-33v.

Editions précédentes
  • C. Castellani, 1892, lettre II, p. 4-6.