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1615-03-28.A Contarini S

All’illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo.
Il signor ambasciator veneto appresso la Santità del sommo pontefice.
Roma

Illustrissimo et eccellentissimo Signor colendissimo
Resta ancora un capo da risolvere nella materia d’Aquilegia1 , la quale sino al presente è riuscita simile all’hidra; et quello finito, non appare di onde ne possa nascer altro. Potrebbe essere che questa sera si terminasse; il che succedendo, per la seguente darò l’informatione piena et debita a Vostra Eccellenza, giudicando necessario saper prima el tenore della deliberatione, giaché ancora quelli che pensassero informar sinistramente costì, secondo il loro solito, non lo potranno fare per questo spazzo. Resto con maraviglia, che instando la Pasca il vescovo di Ceneda2 non promova modo di compor quel negotio: in fatti non si può persuadere la volontà.
Delle cose di Germania si ha, che li Spagnoli perseverano dicendo voler effettuar il trattato di Santen3 . Ma tutta via così essi, come li Olandesi ingrossano di gente, et hanno li Spagnoli occupato un luoco chiamato Syburg sopra il Reno dirimpetto di Bona4 , quale altre volte era un monasterio, ma adesso è ridotto in buona fortezza, et insieme con Bona, che è dell’ellettore di Colonia, può chiudere il Reno. S’è anco scoperto, che Spagnoli hanno tenuto trattato, che quasi si è effettuato, di sorprendere ad Olandesi Reis, Eimerick, et Sehen-Schanz5 . Li due primi sono li occupati dal conte Mauricio nella mossa delle armi già quattro mesi, il 3° è fortezza importantissima, fatta già molti anni dai Stati per guardia dell’ingresso in Olanda. Per questa causa sono imprigionati 18 soldati de Olandesi principali, da quali hanno cavato la verità. Ci vuole più tosto un divinatore che un prudente per predire, se sarà pace o guerra in quei Paesi Bassi. Ma più in alto sono passati in Germania 4000 Lorenesi, soldati del conte di Valdemont6 , et allogiati in certe terre dell’arciduca Leopoldo7 ; essi dicono di star quivi ad instanza dell’imperatore, et la città ne ha gran zelosia.
Piacia a Dio che le cose turbate in tanti luochi piglino esito pacifico, il qual anco prego, che doni a Vostra Eccellenza ogni sua gratia con prosperità presente et perpetua, et li bascio la mano insieme col signor *Treo.
Di Vinetia, il 28 marzo 1615
Di Vostra Eccellenza illustrissima

Devotissimo e obbligatissimo servitore
Fra Paulo di Venetia

  • 1Voir Notices historiques : relations de Venise et Aquileia.
  • 2Voir Notices biographiques : Leonardo Mocenigo.
  • 3Voir Notices historiques : le traité de Xanten.
  • 4Siegburg-sur-Sieg est une localité de la Rhénanie du Nord.
  • 5Il s’agit des villes de Rees, Emmerich et Schenkenschans.
  • 6Voir Notices biographiques : François II de Lorraine, comte de Vaudémont.
  • 7Voir Notices biographiques : Léopold V de Habsbourg (1586-1632) est évêque de Passau et Strasbourg où il a fondé le collège jésuite. Depuis 1610, il est gouverneur des Etats de Juliers.

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • Fra Paulo di Venetia

Lieu
  • Venise

Source
  • BNM, Ms. It. VII, 2097 (=6507), f. 48r-49v.

Editions précédentes
  • C. Castellani, 1892, lettre X, p. 20-21.