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1615-05-16.A Contarini S

All’illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo.
Il signor ambasciator veneto appresso la Santità del sommo pontefice.
Roma

Illustrissimo et eccellentissimo Signor colendissimo
Diedi conto a Vostra Eccellenza delle raggioni che mossero alla deliberatione ultima in materia di San Daniele; doppo non è successo altro, se non che l’esecutione s’è fatta senza tumulto né contradittione1 .
Per quel di novo che passa, non stimo dover altro dire a Vostra Eccellenza se non che la natura del negotio richiede che non si lasci far ingresso a parlarne sopra li particolari a chi non ha raggione di entrarci. Quando è fatto un concordio o instrumento di patti, chi non hebbe raggione d’intervenire o di prestar consenso quando si fece, non ha raggione d'interessarsi per la esecutione né per la interpretatione in caso di differrenze: et questo è termine legal indubitato. Chi potrà mai dire che, non havendo raggion di metter bocca quando si trattò del tutto, et non essendo stato richiesto da chi contrasse, et havendo saputo che si trattava, non parlò, perché non poteva, habbia auttorità di intrare doppo la conclusione sotto pretesto di richieder l'osservanza del convenuto? Se ho trattato et concluso senza te, restando altro che trattare voglio senza far il rimanente, come ho fatto lo passato. Quanto più si tenerà lontano dal parlarne tanto meglio sarà, attribuendo sempre come è vero al patriarca il tutto: perché mai si è fatto cosa alcuna di qua, ma solo levate le novità et pregiudicij fatti da lui.
Delle cose del mondo pare che da tutti si tenga per risoluto che non si accommoderanno le cose di Cleves2 senza quelle d’Italia, né queste senza quelle. In Ambsterdam sono in ordine li vasselli armati di una compagnia per navigare al capo Chimi3 parte del Perù, che è punto molto importante, non havendo Olandesi per lo passato navigato in Ponente4 .
Viene dal Zante certo avisi, con lettere delli 26 aprile, che el bassà del mare era alli Dardanelli con 36 galere, et ne aspettava sino al numero di 60 per partir di là et unirci le guardie. Dio habbia misericordia delle marine sprovedute per far la guerra a christiani.
Siamo in tempo che in Piemonte segua o qualche fattione, o qualche accordo5 . Piacia Dio che tutto riesca a sua gloria, il qual prego che doni ogni prosperità a Vostra Eccellenza, alla quale bascio la mano. 
Di Venetia, il 16 maggio 1615
Di Vostra Eccellenza illustrissima

Devotissimo servitore
Fra Paulo di Venetia

  • 1Voir en particulier sa lettre 1615-04-11.
  • 2Voir Notices historiques : la crise de Julliers-Clèves.
  • 3Le cap Chimú (du nom d’une population précolombienne) est situé près de la ville de Trujillo au Pérou.
  • 4En 1615, le navigateur Willem Schouten (1567-1625) quitte Texel à bord de l’Eendracht (Harmonie) avec mandat de la V.O.C. (compagnie néerlandaise des Indes Orientales) de trouver le passage vers le Pacifique. Il franchit le cap au sud de l’Amérique qu’il baptise du nom de sa ville natale : Hoorn.
  • 5Au moment où Sarpi écrit la ville d’Asti est assiégée depuis le 10 mai par les troupes du gouverneur de Milan, Juan Hurtado de Mendoza ; voir Notices historiques : paix de Asti qui sera signée le 21 juin.

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • Fra Paulo di Venetia

Lieu
  • Venise

Source
  • BNM, Ms. it. VII, 2097 (=6507), f. 58r-59v.

Editions précédentes
  • C. Castellani, 1892, lettre XV, p. 30-31.