Aller au contenu principal

1615-10-10. A Contarini S

All’illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo.
Il signor ambasciator veneto appresso la Santità del sommo pontefice.
Roma

Illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo

Non si poteva trattar con magior prudenza et sodisfattione di qui: si vede la buona inclinatione di uno et la poco buona dispositione dell’altro1 .
Sto con qualche dubio che possi esser qualche intelligenza tra loro di proceder in tal guisa per avantaggiarsi, come li giesuiti per acquistar un giovane, che li mettono un rigidissimo et un piacevolissimo et un ferisce et l’altro medica, sin all’haver ridotto l’animo dove vogliono. Ma o sia così, o pur in realtà credo che il vero punto sarrebbe una promessa a quello che camina di buon passo, dicendogli che si vuol tutto da lui et effettuando haverà etc.
Il tutto è come haver l’ordine da chi tocca a darlo. Io ne ho ben fatto un moto: non so come sarà preso, ma veramente ogn’huom di senso reputa che per uscir di tanto travaglio ogni spesa è ben implicata. Questo sarrebbe l’ordegno per volger la machina bene et presto, ma il principio del moto ha da venir di qua; se il punto sarà inteso tutto è fatto. Quanto agl’argomenti s’è scritto tutto quello che s’ha potuto considerare, come ella vederà2 . Le cose sono chiare et evidenti et risolvono et constringono, ma se li legami non sono indorati dubito della loro forza.
Quel che s’ha da fare verso il vescovo ha da caminar per esatezza di computo. Qui non ci vuole arte, ma cogl’altri, acciò a questo si venga: questo è quel dove bisognerrebbe dar mano. Il negotio è in buone mani, essendo raccomandato a Vostra Eccellenza, se da altri non mancarà. Stimo che habbia introdotto tal dispositione, che si possi pensar ad introdur la forma.
Prego Dio che tutto sortisca buon fine in mano di Vostra Eccellenza, alla quale bascio humilmente la mano.
Di Vinetia, il 10 ottobre 1615
Di Vostra Eccellenza illustrissima

Devotissimo servitore
Fra Paulo di Vinetia

  • 1Sarpi met ironiquement en parallèle l’attitude de son ami Leonardo Mocenigo qui parvient à un accord, contre celle de Francesco Barbaro qui reste irréductible.
  • 2Référence à ses quatre consulti sur la souveraineté de la République sur Ceneda: Narrazione delli tentativi contro la sopranità (16 mai 1611), Rimedio contra li tentativi (16 mai 1611), Il titolo della Serenissima Republica e del vescovo (25 ami 1611), Confutazione delle pretensioni romane e risposta alle obiezioni contro la sopranità della Serenissima Republica sopra Ceneda (25 mai 1611).

Type scripteur
  • Autographe

Scripteur
  • Paolo Sarpi

Chiffrement
  • non chiffrée

Signature
  • Fra Paulo di Venetia

Lieu
  • Venise

Source
  • BNM, Ms. it. VII, 2097 (=6507), f. 88r-89v

Editions précédentes
  • C. Castellani, 1892, lettre XXX, p. 53