1609-10-13.A Castrino
Al molto illustre signor colendo, il signor2
Molto illustre signor colendo
Seguendo l'ordine tenuto da Vostra Signoria nella sua delli 24 settembre, debbo dir prima della Vita di San Romano, la quale io ricevei mandata da lei, et non so come nel risponderli restai di fargliene mentione. In quel tempo, non haveva notitia alcuna della pretensione giudaica del clero di Roano et, se non fosse stata narrata, l'harrei stimata una favola, senza intendere altro fondamento con che rifiutarla. Et perché in Italia non habbiamo nessun esempio o corruttella simile, non hebbi occasione di admirar altro, salvo che la prudenza del signor Rigaltio3 che, dovendo rifiutar una favola ricevuta in religione, giudicasse necessario metter insieme li avvertimenti de' scrittori antichi con le superstitioni credute religioni4. Non posso se non maravigliarmi che facia bisogno di tanta opera a levare un così manifesto abuso, quasi che possi capire in animo christiano, che l'impunità de deletti sij grata a Dio. Ma nissuna cosa si debbe rifiutar incredibile, massime dove l'uso ha piantato il suo dominio.
Della Historia5 del signor di *Thou scrissi a Vostra Signoria il mio parer, le replicarò solo una cosa: l'ordine delle stampe qui è, che l'opera sij venuta prima dall'inquisitore et poi dalli ministri del principe, da questi per li rispetti del governo, da quello per la religione. Ma quando un libro è stampato una volta, è lecito alli stampatori di ristamparlo senza altra revisione; questo si fa sopra li libri stampati in Vinetia o in altro luocho dove vi sij approbatione dell'inquisitione. Hora stando così, se il *Cioti pensa far veder l'Historia all'inquisitore et approvar da quello, temo non li riesca. Se vorrà stamparla senza l'inquisitore come libro già stampato, dubito che a Roma non facino li soliti ufficij et la stampa sij impedita et riesca con qualche vergogna. Il Ciotti, come Vostra Signoria sa, andò a Francfort; non è ancora tornato, giungerà qui (come credo) la settimana seguente, all'hora io parlarò con lui et intenderò il suo dissegno et saprò scrivere, hoggi 15, risolutamente a Vostra Signoria se il muodo che gli pensa è riuscibile. Immediate che sarà gionto, li renderò anco quelle di Vostra Signoria la qual, salvo appresso sue, sino al suo arrivo. Mi son maravigliato che nel catalogo di Francfort non si fa mentione dell'ultima parte di quell'Historia, che Vostra Signoria mi dice esser comparsa in quella fiera.
Della Vangadizza6 non habbiamo più che pensare, essendo il tutto accomodato già quasi un mese, et adesso siamo senza alcuna controversia con la corte romana, con speranza ancora che non sij per nascerne alcuna nuova. Et non manca chi tiene che mai sij stata così buona intelligenza tra papa alcuno et questa republica, come debbi seguire con questo pontefice. Il che Dio voglia che sij. Fu composto il negotio in questo modo poiché la congregatione camaldunense, per meritar appresso il papa, non solo restava di proseguire le sue raggioni, ma ancora protestava di non haverne alcuna et, quando ne havesse havuto, di cederle liberamente. La Republica ancora s'è contentata di pensar agl'altri rispetti, lasciato da canto quello che era insostentabile, quando li interessati lo volevano abandonare poiché la conclusione è stata che l'abbacia si è data al signor Matteo *Priuli, con derogatione delle raggioni della congregatione camaldunense, per questa volta solamente, restando del rimanente nella loro forza et vigore, et riservata al cardinale *Borghese pensione di 5 000 ducati.
Le cose di Cleves7, per quello che si vede, inclinano alla rottura però il mondo è così volto alla pace che potremo dire come gl'astrologi che la fatalità universale leverà la forza alle particolari. La negotiatione del signor Badovere8, essendo stato più diligente che non li era prescritto per le sue commissioni, è nata dalla sopranità del suo ingegno et non bisogna guardar che si chiami pecora del padre *Cottone, non ripugnando che in rispetto di qualch'altro non potesse esser serpe o volpe, a quali viene attribuita la sapientia et l'astutia9. Io prego Dio che questo principio di servire il re habbia progressi honorevoli per lui et utili alle cose publiche.
Il libro del re d'Inghilterra10 è stato sommamente desiderato qui, adesso pare che li appetiti sijno raffredati. Ho veduto quasi tutti li scrittori che trattano l'argomento dell'antichristo et certo che tra tutte le considerationi, a quali li effetti corrispondono, queste tengono il primo loco. Spero che il Polibio11 non starà in viaggio tanto quanto li libri che forno mandati per Bergamo. Io vado legendo le racolte del signor Bochello12, dove vego molte belle cose et in particolare ricevo molta instruttione dalli aresti che egli registra. Ma che ingegno felice è quello del signor Servino ! resto admirato nel legere le sue arringhe13, egli è tanto copioso che, quando ha parlato in una materia, pare che non vi resti altra cosa che dire. Il libro Tortura Torti14 non è ancora stato visto da me, però tengo promessa che l'haverò questa settimana.
Delle cose del duca di Savoia non mi basta l'animo pensar niente, superando la mia capacità. Qui habbiamo aviso che il re di Spagna habbia dato al cardinale suo figlio l'arcivescovato di Monreale in Sicilia, che è di grossa entrata. Io stupisco di quello che Vostra Signoria mi scrive intorno la dissolutione di quel matrimonio: bisogna dire fata volentes ducunt nolentes trahunt15 poiché vediamo huomini di tanta virtù comettere errori così palpabili. Monsignor *Asselineau è qui sano et per lo spazzo passato inviai a Vostra Signoria un suo piego che credo haverà ricevuto al tempo conveniente.
Li ambasciatori persiani16 sono stati dua: uno di quella natione, huomo assai vecchio, il quale ha acquistato la gratia del pontefice con le eccessive adorationi a confusione delli christiani che, havendo tanto opportunità di esibirle, ne sono negligenti. Non si è contentato di dar un solo bascio al piede ma ne ha dati innumerabili ad ambi dua, ha parlato prosternato, ha fatto primo capo della sua ambasciaria il dimandar la benedittione. Il papa, oltre le gratie spirituali, l'ha anco fatto spesare sino a Trento, per dove va all'imperatore. L'altro ambasciatore è un Anglese di casa Scierles17, molle, ben alla persiana, quello ha fatto la sua entrata separata dal primo, et 30 giorni doppo, con mille belle cerimonie, vestito però col turbante persiano ma con un crucifisso d'oro nella summità et è stato ricevuto con molto honore. Resta solo che si stampi una medaglia simile a quella che Baronio fece a papa Clemente per li Rutheni18, con il moto : Persis receptis.
Si vocifera qui che in Valenza di Spagna vi sijno qualche moti de Mori et per tanto faciano passeggiar l'armata appresso quelle riviere. Ma l'armata turca non esce fuori delli suoi mari, tanto che sarà stato vano ogni timore di essa; forsi le cose loro anderanno medio quando haveranno ricevuto li giesuiti in Constantinopoli, che adesso sono in procinto d'esser admessi et già sono passati per l'isola del Zante incogniti et ricevuti; di che questo senato, quale ne ha havuto sentor doppo, è restato molto offeso et ha commesso che sij formata inquisitione delli recettatori. Ma se haveranno ingresso a Constantinopoli, resta dubio se approveranno la poligamia anco là et se aduleranno la corruttela de costumi; perché pare lo possino far secondo la loro dottrina, se può servire alla santa Chiesa romana.
S'intende che sij stato menato priggione d'Alvernia costì a Parigi un capucino19. Desidero saperne il vero, sì come anco d'un altro capucino che si dice esser preso in Inghilterra20.
Per darli qualche nova della città nostra, habbiamo la settimana passata havuto un caso assai stranno. Marc'Antonio Cornaro21 abbate ha tenuto conversatione di qualche anni con una meretrice assai celebre, la qual già alcuni mesi si maritò in un altro delli suoi mignoni. L'abbate, vinto dalla gelosia, andò alla villa del marito con forza armata per rapirla; l'huomo avisato prevenne di poco et fugì a Vinetia dove l'abbate seguitò et, armata una barca grossa con molti huomini et arme da fillo et da fuoco, assaltò la barca dove erano il marito et la moglie, prese la donna et l'huomo si salvò butatosi all'acqua; et l'abbate menò la donna per forza nella stessa barca armata in altro dominio. Questo conseglio de X ha bandito l'abbate con pena di perdere la testa, se verrà in mano della giustitia, confiscatione di tutti li beni et taglia di 2 000 ducati nello Stato et 3 000 fuori a chi l'ucciderà. Aspetteremo se a Roma se ne quereleranno, io credo che non; ma in qualonque muodo sia, questa giustitia che si esequisce continuata contro li preti delinquenti, mostra che si vuol conservare la libertà et auttorità.
Vostra Signoria si degnarà far parte delle nove al signor *dell'Isle a cui scrivo d'altro et, se li haverò dato da legere una longa et vana diceria, iscuserà il gusto che sento parlando con lei, alla quale bascio la mano, pregandola far le mie humil riverenze alli signor *Gillot, *Servino, *Bochello et *Casabona et al signor Rigaltio quale ringratio con ogni affetto del libro.
Di Vinetia, il 13 ottobre 1609
Di Vostra Signoria illustre
Affettuosissimo servitore
F.P.