1612-03-13.A Groslot
Molto illustre signor colendissimo
Non ho mancato di scrivere a Vostra Signoria con tutti li corrieri che sono partiti quest'anno; può esser che alcuna volta, per la negligenza di quelli per mano de' quali le lettere passano, alcuna sia stata retardata. Spero che quelle che non sono capitate, capiteranno.
Il tumulto nato per il libro di Richierio4 non debbe dispiacer né esser reputato inutile, poiché, senza quello, sarebbe stato letto da pochi et meno considerato. Ma una contradittione lo farà essaminar et pesar con diligenza et farà formar li partiti di chi approverà et riproverà quella dottrina, et nissuna cosa è più utile che il separar li buoni dalli cattivi et far che si conoscano et che li buoni non restino adormentati et senza conoscer le perverse opinioni di chi non vuol conoscer alcun Dio in cielo, ma ne vuol uno in terra5, per mezzo del quale possino esser espiati dalle scelleratezze, perseverando in quelle. Le parole nate tra il principe et il cardinale6 mi paiono di tanto momento et di tanta consequenza, che, non volendo star al solo aviso che Vostra Signoria mi dà per questa sua delli 15 (se ben quasi l'istessa cosa mi vien scritta da monsignor *Leschassier), la prego scrivermi di nuovo quello che il tempo haverà verificato in questo particolare, perché, se dovrò credere che quel principio sia capace di tanto, concepirò maggior speranza, non solo per la Francia ma anco per altre regioni.
Sarebbe gran danno che monsignor *Servin fosse ricompensato in altro per levarlo di quel carico ma, vedendo qualche altra attione poco generosa, conviene temer di tutto.
Il Plaidoyer di Martelière7 è una eloquente et soda scrittura, et conclude molto bene. Haverei voluto che, sì come egli ha parlato solo a fine di deffender l'università, et però non ha trattato la materia dell'instruttione della gioventù, havesse havuto fine più generale: cioè di mostrar il danno che il mondo riceve da quella Società per tutte le loro attioni. Ma chi sa che un giorno quel valente gentil'huomo non habbia occasion di farlo. Già haveva veduto la giustificatione di *Solier, con la Censura della Sorbona8, et il discorso di quello che è passato a Troia9, con un altro bel successo di Tolosa; et non posso negar a Vostra Signoria di esser restato senza nissuna maraveglia leggendo quello che ha scritto Solier perché, havendo visto altre cose molto più essorbitanti che ci passano per le mani quotidianamente qui in Italia, non posso se non dire che quelle non sono considerabili.
Mi fa temere qualche male il vedere che li reformati siano così mai trattati dalla regina et tanto più, attesa la differentia di *Buillon et *Desdiguières10 con gli altri. Io prego Dio che per sua bontà prevenga la cattiva voluntà degl'huomini.
Stupisco come li principi hanno sopportato il matrimonio trattato senza loro. Se il re fosse maggiore, non l'haverebbe fatto da sé.
Quanto alla venuta costà del signor *Barbarigo, per la passata ho scritto a Vostra Signoria non solo tutto quello che ne so, ma anco tutto quello che se ne può sapere da qual si sia. In Spagna o vero costì anderà al certo. In fine di questo mese egli tornerà a casa et il signor *Gussoni, che per l'avvenir sarà ambasciator, anderà a Turino, per mezzo del quale continueremo a scrivere secondo il consueto.
Per il seguente corriero, credo che haverò da narrare a Vostra Signoria una bella arte de' giesuiti contro la Republica et una provisione publica di quella, in maniera che sarà degna di esser portata anco per essempio ad altri. Nascono disgusti tra il papa et la Republica per causa di navigatione, che potrebbe esser di consequentia, se non si rimedia presto. Se qualche cosa sarà, per la seguente ne darò a Vostra Signoria conto; alla quale, doppo renderli li saluti a nome del signore *Molino et del padre maestro Fulgenzio11, gli bascio affettuosamente la mano, pregandola ad haver un poco di più cura della propria sanità, et ringraziandola delle scritture mandatemi.
[Di Venetia], il 13 marzo 1612
Delle cose di Germania qui vi è grand'incertezza et la maggior parte pensa che debbia nascer turbatione; ma io non lo posso credere et tengo che Matthias resterà imperatore senza difficultà. Et, per pronosticare ancora più oltre, aggiungo che poco doppo Alberto sarà fatto re de' Romani et stabilito più che mai il dominio spagnolo in Germania, il quale chi lo vuole lo merita.