1621-05-17.DE Presmarini
Al reverendissimo et molto illustre padre maestro F. Paolo da Venetia
Teologo et canonista et consultore in iure
della Serenissima Republica
Molto reverendo padre et signor colendissimo
Ho ricevuto l'informatione nel negotio del Garimberti1 et in conformità del suo prudentissimo parere si esequirà. Ben è vero che, non si potendo trovare testimonij della delatione del terzarolo2 che li esaminati in questo foro, né altre prove che il constituto del reo quando non si possa il vescovo valere né del constituto né delli testimonii, il reo anderebbe impunito et, si come il darle il processo stimo atto di gran consequenze, così il permettere in quelle che possi esaminar testii laici concedendole la licenza in generale senza veder li nomi forse potrebbe scorrere senza pregiudicio et perché monsignor illustrissimo vescovo ha fatto il sinodo et diversi decreti ne' quali vi può esser qualche cosa di pregiudicio come il particolar di comandar a' senatori et li particolari della delatione dell'armi et dell'aloggio di banditi. I quali casi -massime il secondo- possono esser sogetti al foro laico, li mando a Vostra Signoria molto reverenda acciò me ne scrivi il suo parere tenendo in se questi particolari.
La supplico assicurarmi dell'aricordo et a dir al padre maestro Fulgentio3 che è rivocata la delegatione del caso suo et si passino inanti con ogni segretezza et diligenza. Bascio le mani a Vostra Paternità molto reverenda la quale fra quattro mesi spero servire di presente.
Brescia alli 17 maggio 1621
Di Vostra Signoria molto reverenda
Servitore obbligatissimo
Michiel Presmarini