1614-10-18.A Carleton D
1
L’ufficio fatto da Vostra Eccellenza con il Correro2
è stato molto a proposito perché conforterà non lui -che desiderebbe il contrario di quello che ha mostrato- ma buoni cittadini. Non mi par che vi sia congiuntura, per quale Sua Maestà possi mandar espressa trattatione a Sua Serenità, io stimo più tosto qualche errore, non voglio dir quanto al corriero che potesse esser destinato per le cose di duca di Savoya che premono3
, ma per Vinetia mi par di non vederci verisimilitudine.
Ho veduto le due lettere4
, par che restasse un poco di difficoltà, dicendo Cantoni evangelici che vogliono poter retirar li loro genti d’arma dal servitio di Vinetiani, havendone bisogno per sé, ma non concedere che Vinetia possa ritener li aiutti di denari di contracambio quando fosse in guerra et bisogno. *Barbarigo conseglia però che se gli ceda questo ponto, non si è risoluto, ma credo si risolverà secondo il suo parere, il tutto è quello che succederà di Griggioni essendo quella materia poco regolata et dove Spagna può facilmente introdur moto et turbe.
Riceverò favor di quella continuatione di corrispondenza che Vostra Eccellenza offerisce et starò assiduamente pregando per il felice viaggio et prospera dimora.
- 1Le pli ne comprend pas d’adresse puisqu’il ne passe pas par le courrier mais par porteur en main propre, vraisemblablement Daniel Nijs ou Pierre Asselineau. Au dos, Carleton a noté : P[adre] P[aolo] rell. 18th of october 1614 qu’une main inconnue a modifié en B.R. en ajoutant des jambages, comme dans le texte de la lettre 1614-09-20. Incompréhension ou volonté de cacher l’identité de l’expéditeur ?
- 2Voir Notices biographiques : Marcantonio Correr, ambassadeur vénitien à Londres.
- 3Afin, d’une part, de fixer les armées espagnoles de Milan et éviter qu’elles ne montent dans la zone de Wesel et afin, d’autre part, de venir en aide au duc de Savoie, le roi d’Angleterre incite les Hollandais à envoyer des troupes en Italie, sous le commandements de Jan de Nassau-Siegen.
- 4Carleton a certainement donné à lire à Sarpi des courriers d’Ettore Salici, à propos des négociations en Suisse.