1615-02-02.A Contarini S
All’illustrissimo et eccellentissimo signor colendissimo.
Il signor ambasciator veneto appresso la Santità del sommo pontefice.
Roma1
Illustrissimo et eccellentissimo Signor colendissimo
Ho veduto ogni cosa, et con buona raggione è stato a Vostra Eccellenza dato il titolo di Filosofo2
. Ella ha fatto compito ufficio di ottimo deffensore: credo che saranno rimasti in sé medesmi sodisfatti. Legendo il dialogismo hebbi qualche pensiero notando le parole che hanno forma di protesta, ma restai consolato risguardando il fine, che non pensano tanto alla cosa in sé quanto che la persona non riceva scorno. Veramente non si trova contro la persona cosa alcuna, seben Dio sa come stà; però si potranno consolare et aquetare, se si farà la giustitia contro quello che è stato auttore.
Quanto all’altro negotio3
, il successo che Vostra Eccellenza teme non attraversi l’incominciato per mio parere sarà forse un incitamento a venir a fine, vedendo che altrimenti ogni giorno succederà qualche cosa di male. Se se ne parlerà, vuol esser diffeso con quei termini generali che nell'altra mia et con poche et ristrete parole. Dio doni a Vostra Eccellenza ogni prosperità, alla quale bascio la mano.
Di Vinetia, el 2 febraro 1615
Di Vostra Eccellenza illustrissima
Devotissimo e obbligatissimo servitore
Fra Paulo di Venetia
- 1Au dos de la lettre, Simone Contarini a noté : Del Frate, di 2 di febraro 1615. Aquileia e Ceneda generalmente.
- 2Sarpi fait ici allusion à une dépêche du 24 janvier 1615, où le pape qualifie aimablement Simone Contarini de dottissimo e filosofo.
- 3Il s’agit ici de l’épineuse question de la souveraineté sur Ceneda et l’écrit cité par Paolo Sarpi est le Trattato circa le ragioni di Ceneda. A ce propos, voir l’étude de Gaetano Cozzi, “Paolo Paruta, Paolo Sarpi e la questione della sovranità su Ceneda”, in Bollettino dell’Istituto di storia della società e dello Stato veneziano, IV, Venezia, 1962, p. 176-237.
Voir Notices historiques : souveraineté sur Ceneda.