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Liste des textes

Titre Type Scripteur Chiffrement Chiffrement Signature Lieu Source
1609-05-26.A Castrino

Copie

1

partiellement chiffrée

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 124v-128r.

1609-05-26.A Duplessis

Copie

1

non chiffrée

non signée

Venise

BU Sorbonne, ms 3682, f. 38r.

1609-05-26.A Foscarini

Copie

1

partiellement chiffrée

2        3

Il ritratto che Vostra Eccellenza mi fa delli fini di Cesare de' Marci è molto verisimile ed anco ragionevole, ma Agostino non si duole di ciò, se bene delli mezzi, imperoché mette volentieri li altri in balla e mercanta co 'l capitale altrui per proprio guadagno. Questa è la causa che difficilmente si verrà ad alcuna conclusione. Alfonso Crotto4 mi fece dire essere opinione in Ceneda che Ambrosio spera haver ordine di 724 20 24 857 6, ma tacesse, per far le cose con suo avantaggio; per il che anco li Cenedesi andavano riservati. Feci risposta che in Vicentini era grande inclinatione ma stavano quieti per rispetto degli castellani e chi volesse veder l'effetto, bisognarebbe che altri promovesse. Insomma, Dio conduce e quello che l'istesso Alfonso considera di divisione, non è cosa sprezzabile, se ne veggono cotidiamente li effetti e notabili e quando Ambrosio sarà presente, vederà novità che non harebbe creduto; peggio di tutto è che li castellani, se ben minori in numero sono uniti e diligenti, li altri divisi e trascurati.

Delle cose del Memo e del consule francese non si è parlato qui. La confesssione di Terail e del compagno5 haverà forse attraversato qualche cosa ben principiata. Infatti, Terzi sempre è simile a sé; quell'accidente è stato di gran pericolo; non veggo dove la guerra le possi rompere, se non a questo modo con qualche surpresa, la quale dij occasione di rottura.

Le prattiche che Pietro Doria6 tiene in Este servono più Paolo Tiepolo che a Ludovico Rangoni e però da quello bisogna l'aspettare esser Negro, e non dal suo gentilhuomo, il quale non pensa se non alle cose di Ciprianici.

Il 37 54 34 42 23 47 24 547 è andato a Lendenara d'accordo co 'l 75 54 35 42 25 57 23 5408 di trattare dell'57 45 45 57 34 47 57 per suo 27 47 24 75 47 54. Il disegno è che Cipriano proponga 24 42 25 42 35 42. Veggo le cose passar così innanzi che non sarà quasi possibile 57 34 34 42 43 51 35 42 80. Temo delle corti de nostri Capellani che non altro hanno fine, se non piacere Lodovico Faghei.

Delle cose di Germania habbiamo nove molto sinistre: in Praga sollevationi eccessive, in Austria, dove le cose erano quiete, novi moti perché le conventioni sono alterate con interpretationi sinistre. Il Liasco Chiavi9, che era palatino d'Ongaria, morto, rende incerto se le cose di quel regno saranno in miglioramento o peggioramento.

Quel ch'io sento con molto dispiacere è che le cose del negocio vanno molto male10 ; ogni giorno partono da Venezia mercanti accasati. Li nostri accasati in Levante tornano in maniera che fra poco, se le cose seguono, si può temere una totale annichilatione. Chi governa non ci pensa o non sa come provedere o l'intende in contrario. Non si può far altro che dolersene ma questo è un capo tanto principale ed essentiale che merita esser preposto a tutti, ma ogni cosa è in mano di Dio.

Di Venetia, li 26 maggio 1609

 

 

1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Voir Notices biographiques : Jean *Bochard, sieur de Champigny, est ambassadeur français à Venise de août 1607 à août 1611.
5. Le Dauphinois Louis Comboursier du Terrail et le Bordelais La Bastide ont projté de lancer un assaut contre le port de Genève le 14 avril 1609. Démasqués, La Bastide a été pendu et Du Terrail décapité le 19 avril 1609.
6. Voir Notices biographiques : Roberto *Ubaldini.
7. Giovanni di Girolamo Mocenigo est ambassadeur vénitien à Rome.
8. A la mort de l'abbé commendataire de Santa Maria della Vangadizza, Francesco II Loredan, c'est son neveu Francesco III Loredan, qui lui succède; mais il meurt très vite et son père, Lunardo Loredan, propose que son autre fils, Lorenzo, en soit le bénéficiaire au prétexte (écrit Sarpi dans son consulto 47) che la casa non è ben risarcita delle spese fatte in ottenerla.
9. Iztvan ou Etienne Illéschâzy est un magnat hongrois. Voir lettre 1608-12-09 à Castrino.
10. La puissance économique vénitienne est à bout de souffle car sa marine marchande s'est réduite de moitié entre 1580 et 1610 et Venise a perdu un tiers de la population à la suite de la peste de 1575-77 et des famines de 1590. Au contraire, les Hollandais —favorisés par le •trêve de Douze-ans— sont en pleine expansion économique et maritime, voir lettre 1609-11-20 à *Priuli.

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 92v-94v.

1609-05-26.A Groslot

Copie

Jacques Dupuy1

non chiffrée

non signée

Venise

BnF, Dupuy 766, f. 13v2.

1609-05-29.DE Duplessis

Copie

1

non chiffrée

non signée

Saumur

BU Sorbonne, ms 3682, f. 38r-v.

1609-06-08.A Castrino

Autographe

Paolo Sarpi

non signée

non chiffrée

Venise

BnF, Dupuy 111, f. 20r-v1

1609-06-08.A Groslot

Copie

Jacques Dupuy1

non chiffrée

non signée

Venise

BnF, Dupuy 766, f. 14r2

1609-06-09.A Foscarini

Copie

1

partiellement chiffrée

2       3

Non è meraviglia se li Stati4, che hora partono dalla guerra5, conoscano quanto importi l'essere collegati con li principi vicini e potenti; per il che si sijno facilmente indotti alla conclusione di confederatione co 'l re di Francia e sijno anco per farne un'altra co 'l re d'Inghilterra. Ma chi non sa che cosa è guerra crede che lo star solo e la neutralità sij causa delle prosperità e che mai non manchi tempo per confederarsi. Temo che tanta confidenza non partorisca qualche gran male. Il mondo non è in stato che possino convenir tutti, come già cent'anni, ma pur potrebbe essere che chi si vede sprezzato possi, nelli bisogni, sentir piacere che gusti li travagli che li merita; ma sij questo rimesso a Dio.
Pare che li Spagnoli pensino molto a godere li frutti della pace, e però sijno per ricevere più presto concordia in Clèves6 che guerra tra pretendenti. Il signor Cosmo Bartolo7, se bene non pretende la cancellaria di Cologna, l'ha nondimeno in fatti. Manda adesso un suo nepote a Rovigo e l'altro a Lendanara8, li quali essendo fratelli bisogna ben credere che saranno uniti. A Ludovico Gratiani non piacque il mandar a Lendanra ed ha fatto dir a detto Cosmo che non sarà di suo gusto; il qual Cosmo ha risposto che perciò lo manda, il che non farebbe, quando credesse che s'intendesse con esso lui.
Credo che nel contratto di matrimonio tra Terzi Frangipane e Cesare Roras9, nessun di essi pensino all'effetto ma ad ingannarsi l'un l'altro. Cesare non reputa che sij buona spesa ricevere la possessione di Cittadella10 per così gran stima ed ho, da buon luogo, che se egli haverà mai pensiero di far compra, la farà in ogni altro luogo, ma quanto a quell'altro Cesare, cioè il Feramosca 11, è poco da fidarsi, se ben mostra d'amare. Vero è che sarebbe molto utile a Marosticani qualche dichiaratione speciale di restringimento con lui, ancora che non tanto piacerà quanto si potrebbe sperare.
Di Alfonso Regol12, Gregorio Moro li scrive a pieno come si governi impertinentemente; mo io gli ne dirò una solenne. Pochi giorni sono, egli mandò a dire a Agostino Morello che in Lodovico da Fano era una gran dispositione di fare amicitia con li Vicentini nostri ed a questo non ostava se non la causa di esso Agostino13 ; però che bisognava in ogni modo che egli pensasse al componerla. Rispose Agostino al messo che egli non poteva, né voleva, udir tali ragionamenti e, senza ordine del gentilhuomo, si trattasse con lui. Mandò a replicar Alfonso che ciò lo sapeva benissimo ma, volendo trattar questa compositione, prima che parlar con il gentilhuomo, haveva voluto farlo sapere a Agostino, a punto con un concetto di chirurgo, che quando una piaga è incurabile, è legata e coperta sì che l'infermo la sente poco. Il volerla scoprire non havendo sufficiente medicamento per guarirla, è un irritarla ed offendere l'infermo: che egli ci pensasse bene et avvertisse che in luogo di far cosa grata a Ludovico, non le facesse offesa mortale.
Non è un mese che *Guido14 et esso Alfonso dicevano haver commissione di non s'ingerir più ma, poi che questo nuovo cittadino marosticano15 è andato a Lendenara, tutti dui si son messi a dar tanta molestia che non si può dir di più. Il qual nuovo cittadino non è dubbio che già un pezzo ha convenuto con loro e con Ercole Santini e con li nostri ecclesiastici di ottener, con inganni e fintioni, quello ce non si può all'aperta. Le quali arti, se non saranno ben bene vedute dalli Trentini, restaranno senza alcun dubbio ingannati, essendo la maggior parte delli Padoani, chi per affetto chi per intelligenza, pronti a ricever l'inganni.
Quanto alli rossi cenedesi, io li distinguo: quelli che stanno alla casa propria, li ho per huomini di buona intentione e di buon core; quelli che sono intorno al cancelliere, io non li ho né per rossi né per bianchi, ma per così cattivi come i negri.
Quanto ad uno ambasciatore all'imperatore: il Giustiniano16 non dimanda, restano li dui Priuli17, sarebbe bene che non concorressero insieme ma la volontà non si può persuadere. Io credo però che Francesco sarà anteposto, se bene ambedue meritano.
Volendo chiuder quello mi manda a dir Alfonso che tutte le cose trattate con Terzi Centani sono a monte perché egli si è dichiarato colognese, dopo che Cristoforo è ricevuto e che Ludovico Mazzanica è molto sdegnato con Paolo per quelle cause, e che bisognarebbe accomodarsi con lui adesso, io tengo tutti questi per artificij di Guido ed il 37 054 63 44 28 62 34 72 40 54 80.
E qui fo fine.
Di Venetia, li 9 giugno 1609

 

 

1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Ce terme traduit les Staten generaal ou Etats généraux qui sont l'expression de la souveraineté des Provinces-Unies, créées en 1579 par l'union d'Utrecht, et qui vont perdurer jusqu'en 1795. Sous la plume de Sarpi, c'est un équivalent à la Hollande anti-espagnole.
5. Voir Notices historiques : •trêve de Douze-ans.
6. Voir Notices historiques : crise de •Juliers-Clèves.
7. Voir Notices biographiques : Francisco *Gomez de Sandoval y Rojas.
8. Les petits-fils du duc de Lerme sont Francisco Ruiz de Castro (1579-1637) et Pedro Fernandez de Castro y Andrade (1576-1622).
9. Le roi de France et le duc de Savoie ont caressé le projet de marier la dernière fille d'Henri IV, Elisabeth, avec Vittorio Amedeo, futur duc de Savoie depuis la mort de son frère Filippo Emanuele.
10. Le duc de Savoie caresse un projet de ligue —dans la droite ligne de la politique des ligues du début du XVIe siècle— avec Henri IV et Venise pour attaquer la Lombardie espagnole et la dépecer : au roi la Lombardie et la Franche-Comté, à la Savoie les territoires limitrophes du Piémont et aux Vénitiens la rive gauche de l'Adda.
11. S'agit-il d'une allusion ironique au duc de Savoie qui, à la mort du roi Henri III, s'était porté candidat au trône de France, au titre qu'il est petit-fils de François 1er par sa mère ?
12. Voir Notices biographiques : Jean *Bochard, sieur de Champigny, ambassadeur français à Venise.
13. Malgré la levée de l'Interdit en avril 1607, le pape n'a jamais renoncé à traîner l'excommunié Sarpi devant le tribunal de l'Inquisition romaine, comme il a conduit à résipiscence Pietro Antonio *Ribetti ou Fulgenzio *Manfredi. Voir Gino Benzoni, « I 'teologi' minori dell'Interdetto », in Archivio veneto, Quinta serie, vol. XCI (1970), p. 31-108.
14. Voir Notices biographiques : François *Savary, comte de Brèves, ambassadeur français à Rome.
15. Giovanni Mocenigo vient de prendre son poste à Rome.
16. Voir Notices biographiques : Giorgio *Giustiniani.
17. Voir Notices biographiques : Francesco *Priuli et Pietro *Priuli.

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 103v-107v.

1609-06-09.DE Duplessis

Copie

1

non chiffrée

non signée

Saumur

BU Sorbonne, ms 3682, f. 68r-v.

1609-06-10.A Foscarini

Copie

1

partiellement chiffrée

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 48, f. 225r-v.

1609-06-12.DE Ciera P

Autographe

Paolo Ciera

non chiffrée

Paulo Ciera

Venise

ASV, Consultori in iure 453, f. 78r.

1609-06-20.A Dolce

Autographe

Paolo Sarpi

non chiffrée

F. Paulo di Vinetia

Venise

ASV, Senato, Dispacci Napoli, filza 26 [recueil non folioté].

1609-06-20.DE Hotman F

Autographe

non chiffrée

Francesco Hotman

Paris

ASV, Consultore in iure 6, f. 101r-v.

1609-06-23.A Castrino

Autographe

Paolo Sarpi

non chiffrée

F.P.

Venise

BnF, Dupuy 111, f. 21r1.

1609-06-23.A Hotman J

Copie

non chiffrée

f. Paulo di Vinetia

Venise

BnF, Dupuy 663, f. 183r-v.

1609-07-07.A Castrino

Copie

1

partiellement chiffrée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 116v-120r.

1609-07-07.A Groslot

Copie

Jacques Dupuy1

non chiffrée

non signée

Venise

BnF, Dupuy 766, f. 14r-v2.

1609-07-21.A Castrino

Copie

1

non chiffrée

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 139r-141r.

1609-08-04.A Groslot

Copie

Jacques Dupuy1

non chiffrée

non signée

Venise

BnF, Dupuy 766, f. 14v2.

1609-08-18.A Castrino

Copie

1

partiellement chiffrée

non signée

Venise

ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 128r-132v.