Liste des textes
Titre Trier par ordre décroissant | Type | Scripteur | Chiffrement | Chiffrement | Signature | Lieu | Source |
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1610-08-17.A Castrino | Autographe |
Paolo Sarpi |
partiellement chiffrée1 |
Pietro Giusto |
Venise |
BnF, Dupuy 111, f. 44r-v2. |
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1610-08-19.DE Duplessis | Copie |
non chiffrée |
non signée |
Saumur |
BU Sorbonne, ms 3682, f. 147v-148r. |
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1610-08-29.A Castrino | Autographe |
non chiffrée |
Venise |
ASV, Consultori in iure 8, f. 59v1. |
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1610-08-30.A Castrino | Autographe |
Paolo Sarpi |
non chiffrée |
Fra Paulo di Venetia |
Venise |
BnF, Dupuy 111, f. 45r1. |
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1610-08-31.A Castrino | Copie |
partiellement chiffrée |
Per questo corriero ho ricevuto due di Vostra Signoria: una delli 4, l'altra delli 12. La seconda, inviata al *Castelvetro, è capitata sicura -con tutto ciò- quella via per dignissimi rispetti non è da continuare perché, quantunque la persona sia di ottima mente, nondimeno altrettanto mancamento ha nella prudenza ed è osservato u32 u11 17 83 73 43 17 87 17 74 12 18 83 81 , essendo anco stato par lo passato 78 47 37 17 43 84 78 74 18 e circondato da t10. Prego Vostra Signoria affetuosamente che mi faccia gratia di non mi scrivere se non per li plichi publici e mi credi certo che io ho grandissimo rispetto di pregarla di ciò, desiderando che le mie preghiere siano tanto efficaci appresso Vostra Signoria quanto sono affettuose e necessarie. Nel tempo che mi arrivò il plico, si trovò qui a visitarmi un servidor del signor di Polignach, al quale diedi il plico direttivo a quel signore, quale egli medesimo porterà a Padova. Ho veduti li epigrammi fatti sopra la combustione del misero fra Fulgentio4, molto arguti e spiritosi; solo vi è d'avvertire sopra che il detto fra Fulgentio non ha scritto a favor della causa della Republica, come si presuppone, ma solamente predicato nella città di Venetia più ancora contra li costumi della corte romana che in difesa delle attioni venete. La relatione v21 m465 sopra le cose v21 m31 è una prudentissima osservatione delle cose presenti, con un fondatissimo giuditio delle future. Mi pare di havere innanzi gli occhi le cose dell'uno e l'altro tempo e vedermele presenti; senza dubbio così sarà. Credo che sarà gran perdita alla Francia quando il presidente Harlay lascerà quel carico, amministrato da lui con tanta prudenza, fedeltà verso il re e carità verso il regno6. Dio faccia che egli habbia successore se non uguale, almeno simile; il quale, se fosse il signor presidente Thou, la perdita sarebbe assai ricompensata, ma quando fosse 87 81 52 37 14 17 59 81 847 sarebbe bene il rovescio della medaglia ed una perdita, se ben minore, comparabile però con la morte del re. Non intendo quello che scrive m46 u21 m49, nominando numerum liberorum8, perché dico non ho informatione alcuna; bene intenderei volentieri che cosa fosse. La deliberatione di 34 78 87 78 47 29 18 83 65 789 di passare u33 m33 è manco male che l'altra già messa in consultatione, se bene è da dispiacere che abbandoni cotesto regno. Dio faccia che l'assemblea delli eclesiastici partorisca bene, di che dubito, come cosa insolita. Gran ponto è il dimandare una religione, essendo cosa che -trattata senza gran prudenza- potrebbe eccitare una guerra civile. Il levare l'appellatione tamquam ab abusu che dimandano non può nascere se non da poca cognitione, né so compararli se non al fanciullo che dimanda alla madre un scorpione per giocar con quello, non havendo cognitione del veneno, di ragione dimanderanno anco il concilio di Trento. Io prego Vostra Signoria che di queste cose, come anco della causa di precedenza tra il Parlamento ed il vecovo e della lite de' gesuiti con li monachi di San Germano, si degni alla giornata, quando sia senza suo incommodo, dirmene li successi. Le annotationi del signor Giustello sopra il Codice della Chiesa universale10 le vado gustando e ritrovo scelte con esquisito giuditio. Quando le haverò finite tutte, scriverò il mio parere a quel signore e manderò la lettera a Vostra Signoria. Il libro delli opuscoli di *Scaligero11, Vostra Signoria haverà commodo di mandarmelo per l'illustrissimo signor ambasciator *Nani, che verrà costì espresso12 o vero per il signor Agostin *Dolce, secretario di quella ambasciaria, o vero anco per il secretario dell'illustrissimo *Foscarini, se verrà in qua. U10 t41 83 18 25 83 17 è persona molto sensata e di acutissimo spirito e quanto v30 u21 t13 è persona media e discreta. Desidero che m43 lo vegga e parli con esso lui v34 v31 v31 u18 v27 v31 71 18 83 13 18, atteso che l'essere egli informato può esser causa di bene u30 t38 37 83 18 u2 t21, per continuar v47 v70 u2 v71; ed acciò ne habbi occasione, egli le porterà una mia lettera. A lui ho consegnato u11 u3 u15 m49. Resta che egli faccia come le scrissi per la lettera interpretata da m46. Puoca buona speranza si può havere di *im13, essendo hostium artibus infectum13. Dio faccia che tutto riesca a sua gloria. Quello che io scrissi nella mia non inteso da Vostra Signoria è tutto quello che passa u33 m24 v22 m28 18 38 17 u2 t40 v21 m7. Essi dimandano u12 t17 e m13 g33 48 18 84 74 81 31 81; egli dimanda la u11 17 83 48 78 83 74 78 u15 u10 t17 suo u2 u7 g33, negando dare alcuna delle cose dimandate. Così sta. M28 g15 83 18 t24 ag u2 t27 a ma sono U25 t15 u2 u12 t22 u11 41 78 m78 83 18 25 13 78 65 41 18 41 43 38 17 u10 t40 g15 t22 47 81 83 41 78 37 78 74 17. Egli è un cervello tanto occulto e vario che non solo non possono esser prevedute le sue attioni future, ma né meno penetrate le presenti; per il che è incerto quello che debbi succedere, ed io non so che dire u1 g62 01 26 u33 m34 u3 u4. In Germania, se bene non si sa vedere come Gugliers14 possi sostenere che in breve non cada, nondimeno le altre cose sono talmente confuse che si ha da temere qualche mutatione. Li prencipi ecclesiastici tengono dieta in Agusta, per proveder di gente e di danari. Là anderà un ministro di Spagna con instruttione anco del pontefice, quale si crede dovere entrare apertamente in quella lega15. Hanno li Spagnoli persuaso il duca di Baviera16 a rinunciare la sopraintendenza di essa lega all'arciduca Ferdinando e par che la mira de' Spagnoli tutta attenda a fare un re de' Romani; cosa di molta difficultà poiché, oltre le altre, ne hanno poste essi ancora alcuna con havere dato speranza a diversi, che li farà succedere una cosa simile a quando volevano fare un re di Francia. Veggo essermi allungato più del dovere. Qui farò fine, a Vostra Signoria baciando la mano. Di Venetia, il dì 31 d'agosto 1610 m4817
1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Voir Notices biographiques : Fulgentio *Manfredi. Dans une lettre du 5 juillet 1610, le cardinal-neveu informe le nonce apostolique en France, Roberto Ubaldini : domenica passata, [fra Fulgentio] fece l'abiuratione in San Pietro [in Montorio], le fu letta la sentenza e dato in mano della curia secolare, la quale lunedì alle cinque lo spedì. Era relasso d'eresie formali et molto gravi, fra le quali vi è che la Chiesa romana sia heretica, che la dottrina del concilio di Trento non sia buona, ch'il pontefice romano non sia capo della Chiesa e che nella Chiesa militante non vi sia capo visibile. Altre heresie ancora che forsi vedrà dalla copia della sentenza che disegno mandarle. Quando venne qui abiurò de vehementi e fu trattato con ogni benignità, sì come è notissimo. Dopo ha tenute le sodette heresie et ha confessato ancora che si era risoluto di volere andare in Inghilterra. La sua causa è stata veduta e finita con molta maturità. (ASVat, Nunz. Francia, 294, f.142)
5. Cette forme à la troisième personne est la conséquence du déchiffrement.
6. Achille de Harlay, premier président du Parlement de Paris, est contraint à la démission pour raison de santé. Le nonce à Paris, Roberto Ubaldini, le déclare même divenuto inhabile a tanta carica e per la sua decrepita età et per la total perdita della vista et anco dell'udito (lettre au cardinal-neveu du 29 mars 1611, ASVat, Nunz. Francia, 54, f.226-227). Il a promis sa charge à son beau-frère, Jacques-Auguste De Thou, qui a également le soutien de François Savary, comte de Brèves, mais il n'est pas choisi par la régente car son Historia sui temporis vient d'être inscrite à l'Index; elle lui préfère Nicolas de Verdun, jusque là premier président du Parlement de Toulouse.
7. Antoine Séguier (1552-1624), seigneur de Villiers, fait partie d'une famille originaire du Bourbonnais qui a donné de nombreux hauts-magistrats. Conseiller au Parlement de Paris, avocat du roi, ambassadeur à Venise (1598-1601), président du Parlement de Paris.
8. Traduction : le nombre d'enfants,
9. Voir Notices biographiques : Isaac *Casaubon.
10. Christophe Justel (1580-1649), Codex canonum ecclesiæ universas a Justiniano imperatore confirmatus, … nunc primum restituit ex graæcis codicibus editis et mss. collegit et emendavit, latinum fecit et notis illustravit, Parisii, Beys, 1610.
11. Joseph Juste Scaliger 1540-1609), Opuscula varia, antehac non edita... , Parisiis, H. Beys, 1610 ; dont l'éditeur scientifique et préfacier est Isaac Casaubon.
12. Agostino *Nani et Andrea *Gussoni sont envoyés comme ambassadeurs extraordinaires en France à l'occasion du sacre de Louis XIII.
13. Expression reprise de Tacite, Annales, Paris, Giguet et Michaud, 1808, II, § II, p. 510.
14. Voir Notices historiques : crise de •Juliers-Clèves.
15. Voir Notices historiques : la ligue de •Mayence.
16. Voir Notices biographiques : Maximilien I *Wittelsbach.
17. Cryptogramme : fra Paolo.
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m48 |
Venise |
ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 174r-180r. |
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1610-09-03.A Hotman J | Copie |
non chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 663, f. 187v-188v. |
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1610-09-14.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
non chiffrée2 |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 21-22r3. |
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1610-09-28.A Castrino | Copie |
partiellement chiffrée |
Ho ricevuto con augumento di obligo quelle di Vostra Signoria delli 7 e delli 8 ma insieme con dolore, ch'io non vaglia in servitio suo, prendendo ella tanti incommodi per causa mia. Non posso se non pregare Dio che per sua bontà esso gli doni la ricompensa. Habbiamo havuto l'avviso dell'acquisto di Giugliers4 e da tutti si attribuisce la principal lode di quella impresa al conte Mauritio5, e veramente bisogna confessare che non vi è altrettanta virtù e risolutione in Europa quanta nelli Stati6. è ben parsa maraviglia che le genti francesi essendo state le ultime ad arrivare siano anco state prime a partire, e con tanta fretta. Ma io credo che alcuno era attorno Giugliers, il qual però non desiderava che fosse acquistato ed, insomma, pochi t4 sono v47. Accostandosi al verno sarà facil cosa che si raffredino anco li romori di guerra, ma non so se potranno essere estinti. E quanto si aspetta all'Italia, io tengo per così dubbio il successo che non mi dà l'animo di pendere più a sperar la pace che al temere la guerra; anzi, tengo che li medesimi interessati siano incerti altrettanto quanto li privati; sanno bene quello che vorrebbono ma non quello che riuscirà essendo le cose tanto scompigliate che chi le maneggia, le intende meno degli altri: m28 -se potrà- vorrà 41 78 34 81 ; 69 81 78 47 18 17 78 -se potrà- vorrà u12; u17 se bene hanno il medesimo desiderio che li primi, nondimeno havendo l'istessi interessi con loro, faranno l'istessa risolutione; la u11 t21 se ben gç 41 78, 34 81 u4 g27 u7. Crescono nondimeno così le provisioni del duca come quelle di Milano. Vivono li soldati nel Milanese a spese de' popoli ed è certo che la spesa monta a 220 mila scudi al mese. Non s'intende però che di Spagna, pensino a maggior provisione che di 400 mila scudi, li quali disegnano madare insieme co 'l contestabile di Castiglia7 che viene per governator di Milano e capitano dell'essercito con tanta auttorità quanta haveva il conte de Fuentes8. Questo soggetto è huomo di molta prudenza nelle cose politiche mai in guerra non hebbe molto buona fortuna in Franca Contea, dove una volta la maneggiò. In Germania, sono accomodate le differenze tra l'imperatore e Mattias perché Cesare -protestato dalli suggetti- si è accommodato alla necessità e sarà essempio per verificare la sentenza di Livio : regum maiestatem difficilius a summis ad media reduci quam a mediis ad ima precipitari. Ma la lega ecclesiastica9 che era ridotta a Monaco ha fatto una risolutione che non è da preti e Tedeschi, havendo deliberato di assoldare 15 mila fanti e 3 mila cavalli, se ben li Spagnoli di questo numero pagheranno il quinto, cioè 3 mila fanti e mille cavalli. Non spero troppo che la conferenza di Colonia possa terminare in pace, per l'interessi del duca di Sassonia10, qual si vede tanto innamorato nella sua pretensione che per ottenerla non restarà di valersi anco delli aiuti spagnoli, senza che li commissarij imperiali e la dieta di Praga ve ne sono alcuni più atti a seminare la guerra, dove fosse pace. Ma tutto è in mano di Dio, al quale piacerà forse contra la espettatione ridurre ogni cosa in pace, come lo prego che faccia, se è bene della santa Chiesa. L'arrivo di tanti ambasciatori straorinarij costì potrà muover materia di discorsi e di opere. Il duca di Feria11 87 87 71 17 83 81 84 7 u10 u21 78 34 78 74 18 138 17 a3412, né quello di m33 potrà far tanto di bene per la freddezza del paese e del padrone. Ho havuto molto caro di sapere —con tutti li soi particolari— quello che è stato trattato nel Parlamento, nella causa de' gesuiti; li quali però io tengo che quantunque fossero perditori, vinceranno perché finalmente riceveranno la conditione di assoggetirsi alli statuti dell'università; di che però non ne faranno niente ed il solito loro è di entrare con ogni conditione perché hanno ben essi l'arte di farsi padroni di quelli che li haveranno legati con regole. Qui si contentarebbono di venire a vogare per galeotti con i ferri a' piedi perché, entrati, saprebbono bene e sciogliersi loro e legar gli altri. Non è maraviglia che procedino con tanta petulantia in Francia, anco in Roma ne usano parte. Havevano eretto nella lor chiesa una compagnia di sbirri solamente (li quali sono in quella città in gran numero) sotto pretesto d'insegnar loro la dottrina christiana ed essercitij spiritualli, e se n'erano fatti così presto padroni che il governatore e la corte non potevano più maneggiarli, onde per querela che esso governatore ne fece col papa, la compagnia è stata disfatta. Ho letto con gusto l'Anticotone13 il quale però haverei voluto in qualche parte più pungente poiché non è vitio la immodestia contra petulanti e non è dubbio alcuno che la libertà francese in scrivere contra li disordini, che nascono per favore delli potenti, fa di molto bene aprendo gli occhi a quelli che sono di bona natura e non perspicace ed impedisce che la materia non si corrompi tutta. Dubito solamente che stimandosi essi onnipotenti non si mettino in rabbia per le contradittioni che le vengono fatte e non diano in qualche precipitio perché sono di tanta audacia che non guarderanno a rovinar sé stessi per vendicarsi delle offese che par loro ricevere. Io scrissi già a Ferrara14 per intendere dell'essere dell'amico ma non seppi dimandare particolare alcuno; per il che ano non hebbi se non risposta generale. Hora che Vostra Signoria mi ha significato li particolari che desidera sapere, dimani che partono le lettere per quella città, io scriverò e farò opera di essere ragguagliato a pieno. Di questo bene accerto Vostra Signoria che, a mia contemplatione, quello che porta la lettera in là diede l'ultima che Vostra Signoria mi mandò in mano propria ed, al ritorno, mi ha portato relatione i haverlo fatto. Io non so credere in questo particolare altro se non che quel signore -per essere in quella città— dubbita come debbia essere intesa la corrispondenza con 46 e con m48. Stia sicura che delli particolari che desidera sapere gliene darò piena certezza. La prego far le mie scambievoli raccomandationi alli signori Bochelo e Giustelo. Del codice di quest'ultimo15 io ho ben da dimandare risolutione di alcune cose, non per dubbio che io vi habbia dentro ma per intendere li mezzi di persuadere chi è di contraria opinione. Haverei molto piacere di essere informato che qua non habbiamo intiera cognitione se alle 13 centurie incominciate e finite, vivendo Matthia Illirico16, sono stati aggionte le rimanenti e, se alle vecchie è stata fatta additione alcuna, ed in che stima sia quell'opera costì. Quando torni commodo a Vostra Signoria darmene un puoco di relatione. Lo riceverò a gratia. La nuova che Vostra Signoria mi ha dato della v36 u21 m49 m'ha così stordito e mi ha fatto restare in ambiguo di diverse cose, se bene io voglio dir con Seneca : convien più tosto chiamare l'ebrietà virtù che Caton vitioso. Però non si può scusare il vitio mio di annoiar Vostra Signoria così longamente. Farò fine baciandoli la mano. Di Venetia li 28 di settembre 1610 m48 U10 v31 u21 47 81 38 78 84 71 17 83 18 g18 41 84 16 14 17 47 17 74 16 v18. Dico a monsignor Leschassier.
1. Cette lettre fait partie des saisies du nonce en France, Roberto *Ubaldini, sur ordre du cardinal-neveu, Scipione *Borghese afin de fonder la constitution d'un procès en hérésie contre Paolo Sarpi, considéré comme le plus actif des théologiens opposés à Rome pendant l'affaire de l'Interdit. Si Marcantonio *Cappello, Antonio *Ribetti, Fulgenzio *Manfredi ou Gasparo Lonigo se sont rendus, le nonce Berlingerio *Gessi sait qu'il n'y a rien à espérer de Sarpi qui a même envoyé une fin de non recevoir aux inquisiteurs romains qui l'ont sommé de comparaître personaliter (voir lettre 1606-11-26 aux inquisiteurs). Après avoir tenté, en vain, d'obtenir des lettres compromettantes avec l'aide des Français, Ubaldini a essayé per altro rimedio c'est-à-dire qu'il a 'utilisé' le mécontentement d'un secrétaire de Foscarini, Niccolò Pallavicino, et la soumission d'un de ses 'clients', Mario Volta, pour obtenir copies des lettres de Sarpi. Pour plus de détails, voir Pietro Savio, « Per l'epistolario di Paolo Sarpi », in Ævum, XI (1937), p. 85-90.
2. La copie ne comprend pas l'adresse.
3. Manque dans la copie.
4. Voir Notices historiques : la crise de •Juliers-Clèves.
5. Voir Notices biographiques : Maurice de *Nassau.
6. Ce terme traduit les Staten generaal ou Etats généraux qui sont l'expression de la souveraineté des Provinces-Unies, créées en 1579 par l'union d'Utrecht, et qui vont perdurer jusqu'en 1795. Sous la plume de Sarpi, c'est un équivalent à la Hollande anti-espagnole.
7. Voir Notices biographiques : Juan *Fernandez de Velesco y Tovar.
8. Voir Notices biographiques : Pedro *Henriquez de Guzman de Acevedo y Toledo.
9. Voir Notices historiques : ligue de •Mayence.
10. Voir Notices biographiques : Christian II *Wettin.
11. Voir Notices biographiques : Gomez *Suarez de Figueroa y Cordoba.
12. Voir Notices bibliographiques : ▪Satyre ménippée de la vertu du Catholicon d'Espagne.
13. Voir Notices bibliographiques : ▪Anticoton ou réfutation de la lettre déclaratoire du père Coton.
14. Le frère de Francesco Castrino, Ercole, est médecin à Ferrare et Sarpi tente de lui faire passer des lettres.
15. Christophe Justel (1580-1649), Codex canonum ecclesiæ universas a Justiniano imperatore confirmatus, … nunc primum restituit ex graæcis codicibus editis et mss. collegit et emendavit, latinum fecit et notis illustravit, Parisii, Beys, 1610.
16. Matthias Flacius Illyricus (1520-1575), Ecclesiastica historia, integram ecclesiæ Christi ideam … secundum singulas centurias perspicuo ordine complectens … ex … historicis, patribus et aliis scriptoribus congesta, per aliquot studiosos et pios viros in urbe Magdeburgica, Basilæ, J. Oporinum, 1559-1574.
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non signée |
Venise |
ASVat, Fondo Borghese II, 451, f. 162r-168v. |
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1610-09-28.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
non chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 22r-v2. |
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1610-09-29.A Hotman J | Copie |
non chiffrée |
F. Paulo di Vinetia |
Venise |
BnF, Dupuy 663, f. 188v-189v. |
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1610-10-12.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
non chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 22v-23r2. |
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1610-10-26.A Castrino | Copie |
Copiste "B" |
partiellement chiffrée1 |
A Monsieur Monsieur […]. A Paris Molto illustre signor colendissimo Il muodo et mezo di communicar tra noi con lettere, doppo la partita del signor ambasciator Foscarini, ha tante difficoltà che, non vedendo io come superarle tutte, aspetto a risolvermi, quando la necessità mi constringerà, per incorrer all'hora in quelle che mi parverano minori. Sin che io veggo qua il suo successore, non mi par esser sforzato di pensar ad altro. Io non ho da dir a Vostra Signoria delle cose di qua, se non che siamo in speranza quasi certa di non dover haver guerra perché li Spagnoli vanno cercando tutti li pretesti di disarmar con riputatione, o con minor vergogna; con tutto ciò le istesse armi restano ancora et resteranno almeno sino alla venuta del contestabile di Castiglia. Credono alcuni che questo essercito sia stato formato per deviarlo finalmente o tutto o parte in Germania; altri attribuiscono questo a qualche mancamento del governo presente. È ben vero che le cose di Germania par che tendino a qualche maggior rottura, vedendosi la parte catholica molto sormontata, il che fa credere che non debbi contentarsi se non sottomettendo affatto l'altra; già li Austriaci sono accomodati tutti insieme. L'imperatore ha ricevuto in gratia Matthias con sola sotisfattione di parole; anzi meno perché havendosi contentato che esso Matthias li facesse domandar perdono dalli altri arciduchi, data la commissione, non ha poi voluto l'imperator che si essequisca; ma senza questo ha reso la gratia al fratello. Et Massimiliano con gli con gli altri arciduchi in presenza dell'imperatore hanno stracciato la scrittura che fecero dichiarandolo inhabile. La lega magontina ha ricevuto un grand'augumento per l'aggiontione del duca di Sassonia, il quale è fatto mò tanto spagnuolo che io l'aspetto anco un di questi giorni t3 [giesuita]. Egli ha ben superato un accidente di apoplisia molto notabile in questi ultimi giorni che l'ha portato vicino a morte; questi fondamenti per la lega magontina fanno che, havendo li protestanti proposto il disarmare da ambe le parti, li catholici hanno negato. Le differentie nella casa palatina per la tutela già sono incominciate, havendo Neuburg mandato un ambasciator a Praga per dimandar all'imperatore l'annullatione del già ellettore in quella parte; se la lega di Hala si conserverà in questi doi grandi accidenti della morte del conte et della differentia tra propinqui di lui, sarà gran maraveglia et se anco nel Palatinato non vi sarà qualche rivolgimento per causa della religione. Il duca di Buglion che, mi scrive Vostra Signoria esserci andato, è ben molto savio ma non ha titulo da intramettersi; forse questo affare che da lontano mostra grand'apparenza, da vicino non è tanto, et si accommoderà facilmente, il che piaccia a Dio. Innanzi che venir alla risposta della gratissima di Vostra Signoria delli 5, le dirò che da Ferrara mi scrivono la infirmità del signor Hercole non esser in tutto risoluta, ma ben senza alcun pericolo. Dell'arrivo delli opuscoli dello Scaligero per la passata diedi conto a Vostra Signoria et la pregai anco di render gratie al signor Casaubona, al quale non scrissi per non darli noia sapendo le sue occupationi. Gioseffo Scaligero è un scrittore veramente incomparabile et io faccio gran stima di tutti li scritti suoi, fuora mathematici. Non mi posso immaginare che cosa egli possi dir d'avantaggio sopra il passo di San Paolo alli Corinti dell'edificar la Chiesa o la dottrina christiana, parendomi così chiaro che ogni esplicatione ha per portar lume al sole. Con tutto ciò, l'opinione et stima che ho dello Scaligero mi rende desideroso di intendere il suo senso et mi fa accettare l'offerta di Vostra Signoria, con tutto che conosca che io quotidianamente l'aggravo senza mai corrisponderli. La scrittura di Mongomari è bellissima alla giesuita, cioè ben maldicente et anfibologica: mi vorrà molto a far una buona risposta all'Anticotone, il quale è stato stimato da tutti generalmente qui per produttione d'un spirito molto sensato et chiaro. Io vederò con molto piacere l'altro che mi dice Vostra Signoria esser sotto il torchio, stimando che seguirà le vestigie di questo. Quello che Vostra Signoria mi scrive dell'indole del re mi è gratissimo; ma u10 r46 u35 u4 78 71 78 u11 71 78 13 84 81 [il secreto che non ama la madre] et più u35 81 u11 u4 38 43 17 [che ella non lui], mi fa temere che 43 17 43 81 84 78 u8 [viverà poco] sicome quell'altro passo della 87 78 38 43 17 81 74 78 u2 u31 71 18 87 48 17 87 [Salvieta et del mon fis] mi fa credere, che u11 g41 g20 17 83 87 18 41 18 84 74 78 47 17 38 81 u30 u12 t39 [la regina sarà insoportabile alli principi] et Dio faccia che la grande essaltatione u21 g45 [di Concinni] termini bene. Il pacheto, che Vostra Signoria dice mandarmi per nome del signor Bochelo, debbe venir forse con l'ordinario il quale, quando scrivo questa non è ancora gionto. In caso che non arrivasse inanzi la partita dell'altro di qua, prego Vostra Signoria render le debite gratie a quel signore et basciargli la mano. Credo che all'arrivo di questa sarano ritornati li signori di Thou, Gilott et Servino, a' quali faccio humil riverentia et insieme al signor Leschasssier con che fine a Vostra Signoria bascio la mano. M48 [Fra Paulo] Di Venetia li 26 ottobre 1610 Di Vostra Signoria molto illustre Affettuosissimo servitore Pietro Giusti |
Piero Giusti |
Venise |
BnF, Dupuy 111, f. 48r-v2. |
1610-10-26.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
non chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 23r-v2. |
|
1610-10-29.DE Duplessis | Copie |
non chiffrée |
non signée |
Saumur |
BU Sorbonne, ms 3682, f. 148v-149r. |
||
1610-11-09.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
partiellement chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 23v-24v2. |
|
1610-11-14.DE Barbarigo | Autographe |
Gregorio Barbarigo |
non chiffrée |
Greg. Barbarigo |
Turin |
ASV, Consultore in iure 453, f.86r-87v |
|
1610-11-23.A Castrino | Copie |
Copiste B |
partiellement chiffrée1 |
Al molto illustre signor colendissimo Il signor […] Molto illustre signor colendissimo Crescono continuamente gl'oblighi verso Vostra Signoria per li molti favori che mi fa, avisandomi tanto copiosamente delle cose di costì, né io sino al presente l'ho ricompensata in altro che con ringratiamenti, onde tanto più resto debitore di affatticarmi a metter in prattica la propositione che ella fa, la quale anco spero dover esser riuscibile et riuscita di servitio publico. Vero è che in nessuna corte de' principi questa Republica per ancora ha alcun ministro di tal qualità, se ben li ambasciatori d'altri principi in questa città ciascuno ne ha un tale, ma chi non volesse principiar mai una cosa buona, non potrebbe manco perfettionarla. Ne ho fatto moto con qualche amico et son restato in apuntamento di aspettar il ritorno del signor Nani per apuntar con lui tutto il filo del negocio et, forse, per farne apertura col mezo suo, ma di ciò l'anderò avisando alla giornata. Quanto alla relatione havuta da Ferrara, non ha da maravegmiarsi Vostra Signoria che non vi sia vera relatione delle qualità del padre poiché, doppo la morte dell'ultimo duca, la nobiltà et li buoni cittadini sono quasi tutti partiti et la città è assai desolata. Nel particolare che ella desidera sapere, io farò che sarà pienamente raguagliata con muodo così destro che l'amico non se n'accorgerà niente; non li prometto che questo possi essere per lo primo spazzo che sarà hoggi 15, ma al sicuro non passerà quello di hoggi 29 et, stia sicura, che troverò muodo di farlo intieramente bene et di cavarne la verità. Ella ha molta ragion di dubitare per quell'importante punto che è haver t3 [giesuiti] appresso, ma non resterò di dirli che sicome costì parimente anco qui vi sono delli huomini accorti che fingono con t3 [giesuiti] et si servono di loro per acquistar credito; non però li amano ma li ingannano per il che da questo non bisogna muoversi, ma cercar di penetrar il vivo, il che li do parola che sarà ben fatto. Mi è stato molto grato l'aviso di Nimes ma da quello non cavo li giesuiti esser stati scacciati di là, si ben prohibitogli l'insegnare et brugiatoli li miracolo straminei; in ogni muodo, questo servirà alla causa che si debbe disputtar costì. Non haverei creduto che l'autthore della Remostranza al parlamento havesse saputo così ben manggiare in lingua francese et amplificare un concetto; certamente, è una bella scrittura et ha di proprio che muove anco l'affetto; non ha però detratto niente all'Anticotone, al quale non so se si possi aggiongere. Son appassionato di desiderio di conscere per nome l'auttore. Li buoni padri haverano molto da fare, se vorano rispondere a quel poco che sin hora è scritto, non che a quelo che si scriverà et pur che essi, mentre gl'altri attendono alle parole, non preparino qualche occulta mina per alcun grand'assalto. G41 [la regina] non potrà restar di favorirli, essendo suoi deffensori et havendone bisogno tanto più sempre, quanto più crescerà il numero di t1 [malcontenti]. Non è maraveglia che al sacro del re sia avenuta qualche disputa di precedenza, è da rallegrarsi che tutto sia terminato bene; ma è maraveglia che passino così in silentio et non si vogli saper quello che vien offerto manifestar da m33 [Inghilterra]. Si potrà ben prolongare, ma il fine sarà che bisognerà venir u30 u12 g33 [al li Stati] et se altra causa non vi sarà, lo farà l'impertinenza di t3 [giesuiti] ma come essi non agrandiscono 47 78 13 18 81 [Badoer] che è tanto loro che per ciò si è separato dalli parenti et amici ! Hanno gran torto a non ne tenir maggior conto, massime che io li credo autthore della deffesa più che Madamigela de Gornai. E' qui il nepote del signor Gilott il qual è un giovane gratioso et compito; mi duole che non si servi di me in alcuna cosa; per lui al suo ritorno scriverò al signor suo zio; tra tanto prego Vostra Signoria basciargli la mano. Li libri che Vostra Signoria dimanda non credo si potrano mandar, se non per la via di Francfort, per il che vi è tempo che Vostra Signoria possi parlar con alcuno di cotesti librari che anderano a quella fiera, al quale io possi farlo consignar là et avisarmene il nome. Intorno alle cose del mondo, siamo ancora nelle solite incertezze se doveremo haver guerra o pace; si aspetta per questo il contestabile di Castiglia et, forsi alla sua venuta, ne sapremo manco che hora. Il duca di Savoia attende a rassegnar et augumentar le sue genti et li Spagnoli ad acquistar con arte et con denari li luochi circonstanti allo Stato di Milano. Li principi italiani veggono, s'ingelosiscono ma antepongono una longa infirmità ad una incerta medicina. La regola della medicina è Quæ relinquuntur in morbis, reciviva facere solent. In Germania, se ben le cose paiono acquietate, son in maggior pericolo, crescendo sempre le differentie. L'imperatore, per l'accordo successo tra Baviera e Anspac insuspetito, non vuol licentiar le genti de possa et quelli non si disarmano perciò totalmente. In Roma, s'è atteso in questi giorni passati a canonnizare San Carlo Boromeo, nel che la pompa non ha ceduto a quella del sacro del re; la spesa è stata ben de 60 mila ducati et tengo ben per fermo che sia stato tirato più colpi di artegliaria in Roma et in Milano per questo che in Parigi et a Rems per quell'altro. Con questa allegrezza spirituale voglio finire, bascando le mania Vostra Signoria et pregandola darmi qualche aviso del signor Casaubona, et far le mie humili racomandationi alli signori Servino, Bochello et Giustello. M48 [Fra Paolo]. Di venetia, li 23 novembre 1610 Di Vostra Signoria molto illustre Affettuosissimo servitore M… R… |
M… R… |
Venise |
BnF, Dupuy 111, f. 50-51r2 |
1610-11-23.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
parteillement chiffrée |
f.48 |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 24r2. |
|
1610-11-26.A Hotman J | Copie |
non chiffrée |
f. Paulo di Vinetia |
Venise |
BnF, Dupuy 663, f. 189v-190r. |
||
1610-12-07.A Groslot | Copie |
Jacques Dupuy1 |
non chiffrée |
non signée |
Venise |
BnF, Dupuy 766, f. 24r-25r2 |
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